Un vecchio e storico simbolo delle città italiane sta per scomparire definitivamente.  Stiamo parlando delle cabine telefoniche. L’authority per le comunicazioni ha infatti sancito la decisione di effettuarne la rimozione. Il provvedimento è inserito nella delibera n.31/10/CONS ed ha preso piede non solo in seguito ad un’analisi nel nostro territorio, ma anche da un confronto con la situazione negli altri paesi europei.

In un’epoca dominata dall’uso esasperato e diffuso del cellulare tra tutte le fasce di età, l’impiego delle postazioni di telefonia pubblica  sta vedendo  un netto calo.

C’è da precisare che non spariranno tutte le cabine. Se infatti non vedremo più quelle situate nelle piazze e nelle  strade, alcune si salveranno dall’estinzione. Precisamente quelle che si trovano negli ospedali,  nelle caserme  e in certe scuole, luoghi pubblici o densamente frequentati. Anche in alcuni Comuni con scarsa copertura di rete mobile, se i cittadini ne faranno richiesta, potranno essere conservate.

Le cabine hanno visto la loro prima apparizione in Italia nel 1952, a Milano, ma hanno conosciuto una più radicata diffusione a partire dagli anni settanta, arrivando ad essere negli anni ottanta circa 33.000.

I dati però parlano abbastanza chiaramente:  rispetto a quindici anni fa il numero degli apparecchi telefonici in funzione si è già più che dimezzato, essendocene 130mila. Significativo è poi il fatto che l’anno scorso, nell’ottanta per cento delle stazioni monitorate, sono state eseguite meno di tre chiamate al giorno. Il loro destino si stava quindi rapidamente delineando: non sono più così essenziali.

Dei telefoni pubblici rimasti in funzione inizierà lo smembramento ad un ritmo di 30mila all’anno, quindi entro circa 5 anni non rappresenteranno altro che un vecchio ricordo che ha accompagnato le abitudini di comunicare di milioni di italiani.

Sarà però possibile preservarne la permanenza in alcuni casi. Due mesi prima dello smantellamento sarà apposto su di esse un cartello di avviso: chi desidererà bloccarne l’eliminazione potrà segnalarlo all’Agcom.

 Per anni hanno rappresentato il simbolo di un periodo in cui il telefono  costituiva solo un apparecchio di comunicazione, non uno strumento divenuto inseparabile e a disposizione immediata per tutti. Usate per emergenze, per messaggi urgenti, per salutare prima di una partenza, per fissare appuntamenti, in mancanza di altri mezzi, non serviranno più. – Daniele Padovani