Dopo essere stata posta in liquidazione volontaria l’11 ottobre scorso, è arrivata la sentenza del Tribunale di Milano che ha dichiarato il di  s.r.l., la società che, tramite mail, prometteva di tagliare anche del 70% i debiti contratti con le banche o con il fisco. Promessa da marinaio che i  scoprivano solo dopo la prima telefonata in cui si chiedeva loro di sborsare ben 390 euro in contrassegno per ricevere la modulistica per procedere alla visura dell’esposizione creditizia.

Si sono rivelati esatti – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – i dubbi e le contestazioni che avevamo avanzato sull’operato della Agenzia Debiti s.r.l. e che avevamo denunciato all’Antitrust, a cominciare dalle fantastiche riduzioni dell’indebitamento, dalla richiesta di un fondo spese senza rimborso, fino alla promessa, spesso impossibile, di cancellazione dalle banche dati a condizioni esorbitanti. Ora comincia il lungo iter per i consumatori per il recupero delle somme versate.

Ecco alcune istruzioni su cosa fare:

1. Domanda di insinuazione al passivo. La domanda va presentata entro il 25 marzo 2013 alla Cancelleria del Giudice Delegato, dott. ssa Irene Lupo, Tribunale di Milano – Sezione fallimentare, Via C. Freguglia n. 1 – 20122 Milano.

2. Deposito documenti giustificativi del credito. Da produrre insieme alla domanda o da inviare con raccomandata A.R., indicando: generalità del ricorrente; indirizzo; codice fiscale; indirizzo mail o della Pec.

3. Esposto all’Autorità giudiziaria. In caso di cambiali o di titoli di credito all’incasso o di decreti ingiuntivi, si consiglia di presentare un esposto all’Autorità giudiziaria e una lettera raccomandata A.R. al Curatore Fallimentare, comunicando la sospensione dei pagamenti e la richiesta di interrompere quelli futuri per inadempimento contrattuale di Agenzia Debiti s.r.l..

Per ulteriori informazioni, le sedi di Adiconsum sono a disposizione per assistere i consumatori.