Giovedì 17 ottobre la Commissione Mercato Interno e Protezione dei consumatori ha segnato un importante risultato per la tutela del . Il pacchetto sicurezza dei consumatori, che contiene all’art. 7 le norme sull’origine e l’etichettatura dei prodotti, il cosiddetto «Made In», è stato approvato a larga maggioranza: 27 voti positivi, 5 contrari e 7 astenuti.

Ora ci sono tutte le premesse affinché l’assemblea plenaria dell’Europarlamento approvi definitivamente il pacchetto di norme. Entro fine mese il provvedimento sarà discusso dal Consiglio Ue, dove sarà necessario consolidare e allargare la base di consenso per contrastare la diffidenza, se non addirittura l’opposizione dei Paesi anglo-scandinavi e della Germania.

L’obbligo di indicazione d’origine è una misura che ha risvolti importanti nella lotta alla e di conseguenza come tutela della sicurezza e della salute pubblica. Anche se la normativa non riguarderà farmaci e prodotti alimentari che hanno una specifica legislazione.

Soddisfatta Lisa Ferrarini, presidente del Comitato tecnico Made in Italy e lotta alla contraffazione di Confindustria che afferma: “con questo voto l’organo elettivo dell’Unione europea ha fornito l’ennesima prova di responsabilità, di coerenza e di reale volontà di tutelare i cittadini”.

Attualmente la materia è regolata dal Codice Doganale Comunitario, il quale prevede che i prodotti sottoposti a lavorazioni in Paesi diversi debbano ritenersi originari dell’ultimo Paese in cui hanno subito una trasformazione sostanziale. Con il pacchetto sicurezza per i consumatori invece sarà obbligatorio indicare sui prodotti, o sui loro imballaggi, il Paese d’origine del bene. In questo modo ci sarà una reale informazione che garantirebbe una maggiore tutela del Made in Italy, della sicurezza e della salute dei cittadini.

Per approfondire: Consiglio Nazionale Anticontraffazione e Parlamento Europeo