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Banco popolare: aumento di capitale per due miliardi di euro

Domenica 24.10.2010 è stata diffusa la notizia sull’aumento di capitale del Banco popolare. Da un certo punto di vista può essere un vantaggio per il consumatore per fare che si attendono remunerativi, salvo sfavorevoli condizioni tecniche dell’offerta.
Dall’altro conferma la difficoltà del settore bancario a recuperare liquidità sul mercato. Meno felici saranno i vecchi soci che probabilmente assisteranno, per l’ennesima volta, al calo del titolo in borsa. In ogni caso sarà necessario attendere la deliberazione dell’Assemblea straordinaria dei soci.

Comunicato stampa del Banco popolare reperibile su bancopopolare.it

• Rafforzamento patrimoniale, rimborso dei Tremonti bond e nuovo impulso al servizio alle famiglie e alle piccole imprese tra gli obiettivi dell’operazione

• Il collocamento dell’aumento garantito da un consorzio di garanzia costituito da Mediobanca e BofA Merrill Lynch in qualità di global coordinators e da Credit Suisse, Goldman Sachs e Deutsche Bank in qualità di joint bookrunners

Verona, 24 ottobre 2010 – Banco Popolare vara un aumento di capitale che potrà raggiungere l’importo massimo di 2 miliardi di euro. Oggi i Consigli di Gestione e di Sorveglianza del Banco hanno infatti dato il via all’operazione, che verrà sottoposta all’approvazione dell’Assemblea straordinaria dei Soci e che consiste nell’attribuzione al Consiglio di Gestione, ai sensi dell’art. 2443 cod. civ., della facoltà di aumentare il capitale sociale a pagamento e in via scindibile, in una o più volte entro il periodo di 24 mesi dalla data della deliberazione assembleare, per un importo massimo di 2 miliardi di euro. La delega conferisce al Banco un sufficiente grado di flessibilità per affrontare le esigenze di rafforzamento patrimoniale tenuto conto anche di eventuali dismissioni di asset “non core”.

L’operazione passerà attraverso l’emissione di azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti ed ai portatori delle obbligazioni del prestito obbligazionario convertibile “Banco Popolare 2010/2014 4,75%” (il cosiddetto “POC”), con facoltà di stabilire, nell’imminenza dell’offerta, il numero delle azioni da emettere, il rapporto di opzione e il prezzo di emissione ed il godimento.
L’aumento di capitale verrà preceduto dalla eliminazione dell’indicazione del valore nominale espresso delle azioni, attualmente fissato a 3,6 euro. L’operazione non comporterà alcun riflesso sul regolamento dei “Warrant azioni ordinarie Banco Popolare 2005/2010-ISIN IT0003872279”, che andranno regolarmente a scadenza.

L’operazione approvata oggi dai Consigli permette di:
• rafforzare la dotazione patrimoniale del Gruppo, con un incremento, alla data di esecuzione, di 216 bps su tutti i ratio patrimoniali rispetto ai coefficienti esistenti alla data del 30 giugno 2010;
• provvedere al rimborso degli strumenti finanziari di cui all’art. 12 del Decreto Legge n. 185/08 sottoscritti in data 31 luglio 2009 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – cioè i cosiddetti “Tremonti bond “- per un importo pari ad 1,45 miliardi di euro, a suo tempo sottoscritti per assicurare il costante sostegno del Banco Popolare ai territori di riferimento;
• anticipare l’allineamento ai più stringenti requisiti in corso di introduzione con riguardo alle dotazioni minime patrimoniali (Basilea III), che comporterà, con ogni probabilità, un significativo incremento del ricorso al mercato dei capitali da parte degli intermediari creditizi;
• garantire al Banco Popolare la possibilità di posizionarsi in modo favorevole sul mercato e cogliere le opportunità derivanti dalla futura crescita economica, con una più solida posizione competitiva all’interno del mercato finanziario nazionale e sviluppare ulteriormente l’efficacia della propria azione a favore delle famiglie e PMI.

L’operazione consente inoltre al Banco Popolare di valutare con maggiore flessibilità ogni eventuale futura decisione in merito alla conversione del POC.

Come detto, una volta approvata l’operazione dall’Assemblea – che si terrà presumibilmente a dicembre – il Consiglio di Gestione avrà facoltà di determinare, in prossimità dell’avvio dell’offerta, le modalità e l’importo dell’aumento di capitale: il prezzo di emissione delle azioni, incluso l’eventuale sovrapprezzo, sulla base delle condizioni di mercato; l’esatto numero delle azioni ordinarie oggetto dell’emissione ed il rapporto di opzione; la misura dell’aumento di capitale e la sua attuazione in una o più tranche.

Compatibilmente con i tempi tecnici necessari e subordinatamente all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni, è ipotizzabile che l’operazione possa essere avviata già nel primo trimestre 2011.

Mediobanca e BofA Merrill Lynch, in qualità di Joint Global Coordinators e Join Bookrunners, si sono impegnate a garantire – a condizioni e termini usuali per tale tipologia di operazioni – la sottoscrizione dell’aumento di capitale fino ad un ammontare massimo pari a 2 miliardi di euro. Nell’ambito del consorzio di garanzia, coordinato e diretto da Mediobanca e BofA Merrill Lynch, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs svolgeranno il ruolo di joint bookrunners. Il Banco Popolare è infine assistito dallo studio legale Pavesi Gitti Verzoni.

Scarica il comunicato da bancopopolare.it in formato .pdf