Tutti i veicoli, per obbligo di legge, devono essere sottoposti periodicamente alla cd , il cui scopo è certificare l’idoneità a circolare liberamente su strada.

La prima revisione deve essere effettuata dopo quattro anni dall’immatricolazione, entro il mese di rilascio della carta di circolazione. Ad esempio, se la vettura è stata immatricolata la prima volta il 15 aprile 2018 la data ultima per essere in regola sarĂ  il 30 aprile 2022. Gli appuntamenti successivi hanno cadenza biennale e dovranno essere sostenuti entro la fine del mese in cui è stata eseguita la revisione precedente.

Attenzione a circolare su strada con la revisione scaduta perchĂ© lin caso di controlli si incorre in una sanzione che varia da 173 fino a 694 euro. Se poi, si continua a circolare senza revisione (è permesso andare solo all’officina autorizzata) la sanzione aumenta da 1.998 a 7.993 euro e in aggiunta ci sarĂ  un fermo amministrativo di 90 giorni. In caso di reiterazione delle violazioni, il veicolo viene confiscato (art. 80 Codice della Strada).

Per sapere quando è stata fatta l’ultima revisione si può utilizzare il Portale dell’Automobilista https://www.ilportaledellautomobilista.it, il sito del Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale, dove i cittadini possono consultare informazioni e accedere ai servizi online disponibili al riguardo di autoveicoli, patenti e modulistica della circolazione. Tra i diversi servizi, il Portale permette di verificare l’ultima revisione, semplicemente inserendo il tipo di veicolo (autoveicolo, motoveicolo o ciclomotore) e la targa. Per accedere al Portale è necessario possedere un metodo di identificazione tra SPID (Sistema Pubblico di identità Digitale) o CIE (carta d’identità digitale).

La revisione può essere effettuata presso gli uffici della Motorizzazione Civile o presso le officine di riparazione meccanica autorizzate dalla Provincia.

Il costo della revisione non è libero ma stabilito per legge, dallo scorso 1° novembre 2021 è aumentato di 9,95 euro, al netto di Iva e altre spese. Tuttavia il Governo ha introdotto il “ veicoli sicuri” di pari importo (9,95 euro) per chi ha sottoposto il proprio mezzo alle operazioni di revisione nelle officine e nei centri autorizzati. Dal 3 gennaio al 30 aprile 2022 si può richiedere il per le revisioni effettuate tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2021 mentre dal prossimo 1° maggio sarà possibile chiedere il anche per le revisioni eseguite nel 2022. Il resta in vigore per tre anni, dal 2021 al 2023 Per ciascuno dei tre anni, sono stati stanziati 4 milioni di euro, quindi sono disponibili 402.010 . Secondo i dati al 4 febbraio scorso, hanno presentato domanda 40.918 utenti (40.796 persone fisiche e 122 persone giuridiche) per revisioni effettuate tra il primo novembre e il 31 dicembre 2021.

Per richiedere il rimborso, bisogna accedere alla piattaforma “Bonus veicoli sicuri” (https://www.bonusveicolisicuri.it/home/) attraverso l’identità digitale Spid e compilare il modulo, non è necessario alcun allegato o ricevuta. I dati richiesti sono il numero di targa dell’, che deve essere intestata a chi richiede il rimborso, la data della revisione, l’IBAN per ricevere il rimborso, nome e cognome dell’intestatario del conto corrente (che deve essere il richiedente) e indirizzo e-mail per eventuali comunicazioni. Una volta terminato si riceve un numero pratica che serve ad identificare univocamente la richiesta di contributo ed è meglio conservare, nel caso servisse assistenza. Il bonus può essere richiesto solo dal proprietario del veicolo e una sola volta per tutta la durata dell’iniziativa (2021/2023), quindi se si possiedono due non si possono richiedere due bonus. Una volta terminata la verifica dei dati inseriti, il rimborso arriverà sul proprio conto corrente. Inoltre è possibile controllare lo stato di avanzamento accedendo alla piattaforma e visualizzando lo stato della richiesta associata alla targa.

A cira di Ivano Daelli