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Corsi di formazione, attenzione alle pratiche commerciali scorrette. Informarsi bene prima di sottoscrivere qualsiasi contratto.

***Aggiornamento: Il TAR del Lazio si è pronunciato sul ricorso proposto dalle società Tecnoschool Srl, Pafal Srl, Titel Srl, Alfabyte Srl, Web Europe Srl, Alfanet Srl per l’annullamento dei provvedimenti n. 23744 e n. 38177 adottati dell’. Tutte le richieste delle società coinvolte sono state rigettate dal Giudice Amministrativo confermando le Leggi la sentenza T.A.R. Lazio-Roma, Sez. I, Sent., 03-09-2014, n. 9314

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Si stanno diffondendo società che propongono corsi di con pratiche commerciali anche aggressive. Adiconsum Verona sta ricevendo numerose segnalazioni da persone che si sono fatte convincere a sottoscrivere contratti per corsi di specializzazione.

Le società propongono corsi soprattutto per i giovani. I costi dei corsi di informatica sono sempre importanti anche più di tremila euro.

Attenzione, però, ad informarsi bene prima di sottoscrive qualsiasi contratto di formazione.

Infatti, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato () ha esaminato sin dal 2012 l’attività delle  società Pafal s.r.l., Alfanet, Alfabyte, Titel s.r.l., Tecnoschool s.r.l. e Web Europe s.r.l. a seguito delle  segnalazioni inviate dai cittadini e dalle associazioni dei . Tali corsi sono pubblicizzati tramite sito internet, un opuscolo informativo e soprattutto attraverso attività di telemarketing. Dopo il contatto telefonico,  in cui  ci si limita a proporre un incontro “non vincolante”, viene svolta una visita a domicilio.

L’Agcm ha contestato l’ingannevolezza delle modalità utilizzate dalle società al fine di indurre le persone contattate a concludere i contratti.

Nel corso della telefonata e della visita a domicilio si evidenzia la possibilità di effettuare stage lavorativi presso enti pubblici o società private e di conseguire titoli riconosciuti  o master. Inoltre la reclamizzata metodologia c.d. PEKIT non ha alcun riconoscimento ufficiale da parte del Ministero dell’istruzione e dall’Agcm, come invece affermato nei messaggi promozionali.  Lo stesso termine “master” utilizzato dalle società è improprio, perché si tratta di un titolo di studio, avente valore legale, che può essere rilasciato solo dalle università.

Nel corso dell’istruttoria non sono emersi invece elementi di prova in merito ad ostacoli al diritto di recesso lamentati da alcuni consumatori

In conclusione, tenuto conto della durata e della gravità della pratica commerciale l’Antitrust ha deliberato l’anno scorso una sanzione complessiva di €.105.000 e quest’anno un ulteriore sanzione per complessive €.145.000 perchè le società Pafal s.r.l., Titel s.r.l., Tecnoschool s.r.l. e Web Europe s.r.l. non hanno ottemperato a quanto stabilito precedentemente dall’Agcm.

Per approfondimenti:

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***AGGIORNAMENTO del 04/02/2015***

Il TAR del Lazio si è pronunciato sul ricorso proposto dalle società Tecnoschool Srl, Pafal Srl, Titel Srl, Alfabyte Srl, Web Europe Srl, Alfanet Srl per l’annullamento dei provvedimenti n. 23744 e n. 38177 adottati dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Tutte le richieste delle società coinvolte sono state rigettate dal TAR confermando le pratiche commerciali scorrette.  Leggi la sentenza del Tar

***AGGIORNAMENTO del 25/06/2014***

Su richiesta dei legali delle società Titel srl e Pafal srl pubblichiamo: