Dal 15 novembre in poi le persone che non sono in grado di pagare le rate del mutuo potranno presentare i moduli di richiesta di accesso al Fondo di solidarietà (scaricabili dal sito internet www.dt.tesoro.it/fondomutuiprimacasa). Il modulo va presentato alla banca presso la quale è stato acceso il mutuo insieme alla documentazione richiesta:

  • dichiarazione dello stato di disoccupazione, lettera di licenziamento;
  • certificato di morte o medico;
  • fatture attestanti le spese mediche o di ristrutturazione;
  • copia del contratto di assistenza domiciliare. È necessario consegnare anche l’attestazione Isee rilasciata da un soggetto abilitato (comune, Caf, Inps).

La misura, promossa dal ministero del l’Economia e delle Finanze, è destinata a coloro che hanno perso il lavoro, hanno subito la morte o la condizione di non autosufficienza di un familiare, hanno sostenuto spese mediche o di assistenza domiciliare, spese per interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria sull’immobile del mutuo, oppure hanno subito un forte aumento della rata per il prestito a tasso variabile.

La banca – effettuati gli adempimenti di competenza – inoltra l’istanza a CONSAP che, verificati i presupposti, rilascia il nulla osta alla sospensione del pagamento delle rate del mutuo. La banca, acquisito il nulla osta di CONSAP, comunica all’interessato la sospensione dell’ammortamento del mutuo.

Il Fondo opera nei limiti delle risorse rese disponibili dalla legge e si prevede che potranno essere accolte non più di 6 mila richieste.

Per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata su tesoro.it