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Giudice di Pace di Verona: condannata la società che, con promesse iperboliche, prometteva l’epilazione radicale. Chiesta la risoluzione anche del contratto di finanziamento collegato.

Il di ha accolto le ragioni di un consumatore che sottopostosi a trattamenti estetici (nella specie ) non otteneva da tali trattamenti alcun miglioramento sensibile.

Nel contratto la società fornitrice del servizio prometteva l’eliminazione radicale, quasi totale, della peluria superflua attraverso l’utilizzo di luce pulsata ad alta intensità. Dopo diverse sedute, tuttavia, non si apprezzava alcun sensibile miglioramento.

Il cliente, pertanto, assistito da Adiconsum Verona, adiva l’Ufficio del Giudice di Pace lamentando l’ contrattuale della società e chiedendo la restituzione della somma versata, tramite finanziamento con una società di credito al consumo, oltre al risarcimento dei danni.

Il Giudice di Pace di Verona, valutato l’inadempimento, rispetto alle promesse contrattuali, condannava la società convenuta al pagamento della somma a suo tempo versata, oltre a rivalutazione monetaria e interessi legali e al pagamento di un ulteriore somma a titolo di danni per gli inutili trattamenti estetici subiti dal consumatore.

Nella sentenza il Giudice precisava, pure, la possibilità di chiedere la risoluzione anche del contratto di finanziamento in quanto collegato al contratto di servizi estetici.

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