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Il cittadino consumatore ha un potente ruolo nel mercato. Serve un’educazione a scelte etiche e non solo per fini economici.

Il consumatore ha nelle sue mani un potere altissimo, del quale non sempre ha consapevolezza; un potere che ha forza se viene condiviso con altri per dare segnali tangibili e orientare le scelte governative ed economiche.

Il cittadino consumatore va “educato” verso preferenze  etiche non solo per le questioni ambientali ma anche per riuscire a tenere testa a chi sfrutta le debolezze della gente. In questo modo, molte situazioni problematiche si sgonfierebbero. Negli ultimi anni ha assistito migliaia di su casi simili: risparmio tradito, telefonia, viaggi e si è convinta che è il sistema che non funziona, un sistema che ha al centro il consumatore che non sempre, purtroppo, individua in tempo l’inghippo o il problema poi da risolvere. 

Queste le principali tematiche emerse durante l’incontro di giovedì 26 settembre in Biblioteca civica organizzato da Adiconsum Verona a cui hanno partecipato il presidente Davide Cecchinato e i legali Silvia Caucchioli, Iacopo Cera e Carlo Battistella incalzati dalle domande del giornalista Giovanni Salvatori.

Un momento dell’incontro in

L’appuntamento è stato l’occasione per illustrare i casi pratici più diffusi e risolti dall’Associazione dei consumatori scaligera e giungere a una rilettura degli argomenti del libro Nuova Provianda che contiene gli atti del Congresso provinciale Adiconsum Verona tenutosi il 9 marzo 2017. Il libro traccia alcune linee di riflessione sulla società moderna che impattano direttamente la vita dei consumatori

Il cittadino quando effettua acquisti di prodotti o servizi non guarda, il più delle volte, cosa c’è al di là del prezzo o del proprio ritorno economico, facendo così scelte non sempre ragionevoli. La nostra associazione, infatti, interviene quando il problema è già in atto e pertanto è necessario svolgere un ruolo educativo nei confronti dei consumatori per una migliore consapevolezza degli acquisti e per conseguire una coscienza critica”, ha evidenziato Davide Cecchinato.

E’ pur vero – hanno precisato Cera e Battistellache viviamo in un mondo in cui il mercato ci spinge ad assecondare più i desideri indotti dalla pubblicità e dal marketing che quelli reali, ma è altresì vero che alcuni cittadini consumatori sono ricaduti nei propri errori più volte, come in certi casi di sovra indebitamento”.

Sul fronte delle problematiche finanziarie, Caucchioli ha illustrato gli ultimi casi eclatanti, dal risparmio tradito delle Popolari venete alla vicenda dei diamanti da investimento, ammettendo che il “risparmio è sotto assedio perché il capitalismo finanziario si sta sviluppando attraverso il denaro e non le merci. Ma chi ci perde, oltre ai cittadini, sono anche i lavoratori con un drammatico peggioramento della qualità del lavoro per i bancari, presi spesso di mira da chi si è sentito tradito”.Nelle sue conclusioni Cecchinato ha precisato che: “E’ necessario creare un sistema legislativo che intervenga bloccando la fonte di queste problematiche per non creare situazioni a sfavore di tanti e a favore di pochi”. “Del resto – ha aggiunto – il mercato non si regola con l’autocoscienza del consumatore”.