Hai acquistato un 5 durante il periodo di lancio (tra settembre 2012 e gennaio 2013)? E’ probabile che la tua sia difettosa quindi da sostituire se si scarica troppo in fretta. ha avviato un programma di richiamo, attivo dal 22 agosto in Usa e Cina, e dal 29 in tutto il resto del mondo, per sostituire gratuitamente la difettosa, o rimborsare coloro che avessero già provveduto alla sostituzione a proprie spese. Altroconsumo ricorda cosa fare per richiedere la sostituzione gratuita.

Una piccola percentuale di iPhone, venduti in quel periodo e individuabili tramite il numero di serie, potrebbe avere la batteria difettosa. I sintomi? Durata della carica davvero troppo breve o la necessità di lasciare il telefono continuamente collegato all’alimentatore. Tuttavia, avverte la Apple, qualora il dispositivo fosse danneggiato a prescindere, ad esempio con uno schermo rotto che possa impedire la sostituzione della batteria, il danno dovrà prima essere riparato e potrà, quindi, comportare una spesa a carico dell’utente.

Cosa fare? Innanzitutto bisogna risalire al numero seriale dello smartphone. Basta accedere alla impostazioni del dispositivo e selezionando nel menu le voci Generali > Info per recuperare il numero di serie. Dopo di che collegarsi al sito della Apple e inserirlo nell’apposito spazio bianco, per verificare se il dispositivo è tra quelli richiamati. Molto importante, prima di riconsegnare il cellulare, è prepararlo, seguendo alcuni semplici passi:

  • Fare un back up dei propri dati su iTunes o su iCloud
  • Disattivare o rimuovere l’applicazione Trova il mio iPhone
  • Cancellare dati e impostazioni in Impostazioni > Generali > Ripristina > Cancella contenuto e impostazioni

La Apple restringe le operazioni di sostituzione solo al paese in cui è stato acquistato il dispositivo: per iPhone 5 acquistati nei paesi dell’Unione Europea, il servizio è disponibile in tutti gli Stati membri. Va precisato, però, che questo programma non estende la garanzia standard dell’iPhone. Sono interessate solo le batterie degli smartphone incriminate, per due anni dopo l’acquisto o che comunque siano ancora in garanzia  fino al 1 marzo 2015.

Tratto da helpconsumatori.it