Lo scorso 28 marzo la Banca d’Italia, con un proprio provvedimento ha imposto alla succursale italiana di N26 Bank, presente nel nostro Paese da settembre 2017, il divieto di intraprendere operazioni con nuova clientela (attraverso l’apertura di nuovi rapporti continuativi o l’effettuazione di qualsivoglia operazione, anche occasionale, con clientela non già censita alla medesima data) nonché il divieto di offerta di nuovi prodotti e servizi alla clientela esistente (ad es. cryptoassets).

Il provvedimento è stato adottato in seguito di verifiche ispettive, condotte dal 25 ottobre al 17 dicembre 2021, dalle quali sono emerse significative carenze nel rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio.

N26 Bank ha avviato alcune iniziative per rimediare a tali carenze. La Banca d’Italia si riserva di verificare il pieno superamento delle anomalie riscontrate, anche ai fini di una revisione del provvedimento.
Attualmente, N26 ha 7 milioni di clienti in 24 mercati, di cui circa 750.000 in Italia, per quest’ultimi nulla cambia nell’operatività, fatta eccezione del divieto, per N26, di offrire nuovi prodotti e servizi.

A cura di Ivano Daelli