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Milleproroghe: notifica digitale discriminatoria nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.

Dal prossimo anno, la notifica di atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni della a cittadini, persone giuridiche e imprese, sarà digitale. Questo, almeno, è quanto contenuto nell’art. 34 del Decreto Legge  che andrà al Consiglio dei Ministri del prossimo 21 dicembre.

Ad avviso di Adiconsum, prevedere un meccanismo che notifichi gli atti provenienti dalla Pubblica Amministrazione attraverso la pubblicazione su una piattaforma digitale è discriminatorio, soprattutto nei confronti di tutti quei cittadini-consumatori che appartengono alle fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, famiglie in difficoltà economica) e che rientrano tra i c.d. analfabeti digitali.

La norma prevede, inoltre, che l’accesso alla piattaforma, per accertare la presenza di eventuali comunicazioni, sia responsabilità del destinatario.

Come associazione di difesa dei consumatori temiamo che questo cambio di paradigma comporterà  una serie di criticità giuridiche legate all’efficacia della notifica e al diritto costituzionale che ogni cittadino ha di agire a difesa dei propri interessi. La notifica è, infatti, effettiva da quando risulta presente sulla piattaforma. Ciò è lesivo del diritto di azione e di difesa dei cittadini-consumatori.

Pertanto, Adiconsum chiede al Governo di riconsiderare il provvedimento.