Gli automobilisti? «Trattati come polli da spennare». Anzi peggio: «Usati per fare cassa». Le associazioni dei consumatori vogliono vederci chiaro, dopo che il Comune di Verona ha dovuto stanziare un altro milione e mezzo di euro per spedire, via raccomandata, i verbali. Perché in città i vigili fanno un numero incredibile di : una media di 350 contravvenzioni al giorno, che si prevede porteranno a Palazzo Barbieri la bellezza di 13,6 milioni di euro, solo quest’anno.La colpa, per il comandante della polizia locale Luigi Altamura, è dei tanti veronesi che «sembrano non sapere neppure cosa sia il senso civico e il rispetto per le leggi e gli altri». Insomma, ci sarebbe una grossa fetta di automobilisti «che pagano senza batter ciglio» per poi continuare imperterriti a violare il codice della strada. Ma le associazioni che si battono per i diritti dei consumatori, non ci stanno.

«Chiederemo l’accesso gli atti per capire la vera natura di queste violazioni» assicura Monica Multari del Movimento Consumatori. «Non appena avremo capito quali sono le infrazioni più frequenti, valuteremo se sia tutto regolare. Vogliamo capire, ad esempio, se i parcheggi gratuiti sono nella percentuale prevista dalla legge rispetto a quelli a pagamento, e se la segnaletica è sufficiente. Magari ha ragione Altamura, anche se mi è difficile credere che ci siano davvero persone che si divertano a prendere le multe».

Anche Davide Cecchinato, di Adiconsum, si chiede se sia davvero credibile «che i veronesi siano tutti dei contravventori coscienti? O magari vengono trattati come polli da spennare…». Il riferimento è alla cronica carenza di risorse di cui soffrono le amministrazioni. «In periodi di tagli si va a pescare dappertutto. Non so se ci sia una volontà del Comune di fare cassa attraverso le contravvenzioni, ma è evidente che esse sono diventate una voce importante all’interno del bilancio». Cecchinato non ha dubbi: «A Verona si fanno troppe multe. Se vengono elevate tutte queste sanzioni, l’amministrazione dovrebbe comportarsi come un buon padre di famiglia e chiedersi il perché. Forse la segnaletica andrebbe migliorata…». L’Adiconsum non ha intenzione di restare a guardare: «La legge prevede che almeno la metà degli introiti delle multe sia impiegata per migliorare il servizio agli utenti della strada, attraverso lavori di asfaltatura, messa in sicurezza e interventi per facilitare l’utilizzo delle strade per disabili, bambini e ciclisti. Vigileremo se quelle entrate verranno impiegate in questo modo, e se non sarà così lo segnaleremo alla Corte dei conti».

Tratto da corrieredelveneto.it

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