“E’ urgente l’approvazione del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di attuazione del di solidarietà per i per l’acquisto della prima di cui all’art. 2, comma 475, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”.

Questo è il forte appello che l’ e 13 dei (Acu, Adiconsum, Adoc, AssoConsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori) hanno lanciato con una apposita lettera inviata alle competenti Commissioni Parlamentari di Camera e Senato.

Nella lettera l’ABI e le Associazioni dei Consumatori si appellano alle forze politiche di adoperarsi per evitare che le famiglie italiane in difficoltà siano private di uno strumento fondamentale di sostegno al pagamento delle rate del mutuo.

Il Fondo rappresenta infatti una soluzione di continuità con l’iniziativa di autoregolamentazione, unica nel suo genere in Europa, denominata avviata a partire dal 2009 da ABI e dalle stesse Associazioni dei Consumatori che ha consentito a oltre 82.000 famiglie italiane di sospendere per un anno il pagamento delle rate del mutuo (per un controvalore in termini di debito residuo di oltre 9,2 miliardi di euro) al verificarsi di eventi quali la perdita del lavoro (per qualsiasi tipologia di contratto), un grave infortunio o la morte del mutuatario.

Allo scadere (31 gennaio 2013) della quarta proroga della misura che il settore bancario in accordo con le Associazioni dei consumatori ha garantito dal 2009 al 2013, si rende necessario e urgente il completamento dell’iter di emanazione del Regolamento attuativo del fondo di solidarietà, che richiede ora il parere delle competenti Commissioni Parlamentari. Tradotto in pratica, rendere immediatamente operativo il Fondo di solidarietà per l’acquisito della prima casa, con le disposizioni previste per le famiglie che a causa della grave crisi economica continuano a trovarsi in seria difficoltà, può assicurare da subito a molti nuclei familiari la salvaguardia di un bene essenziale come la casa.

Inoltre, le elezioni politiche del 23-24 febbraio 2013 costituiscono un appuntamento di rilievo storico per l’Italia. Verrà definito un nuovo Programma per l’Italia. Un Programma che deve dare il necessario rilievo al ruolo svolto dalla famiglia, nella sua accezione più ampia, che è il motore della società ed elemento essenziale per lo sviluppo e la coesione sociale.

L’ABI e le Associazioni dei consumatori ribadiscono l’importanza di attuare un piano per le famiglie che poggi su tre pilastri essenziali:

(i) favorire l’accesso al credito, in particolare per l’acquisto dell’abitazione principale e per affrontare le fasi di sviluppo della vita delle famiglia;

(ii) sostenibilità del credito negli eventuali periodi di difficoltà incontrati nell’adempimento delle proprie obbligazioni;

(iii) conoscenza e consapevolezza dei consumatori, individuando tutte quelle iniziative comuni volte ad incrementare nella famiglia la conoscenza degli strumenti creditizi e finanziari offerti sul mercato.