E’ prevista per il prossimo autunno l’emanazione di una nuova Direttiva sui Pacchetti turistici. Allo scopo, il Commissario Kuneva ha lanciato una public consultation per raccogliere feedback da , associazioni di , imprese, associazioni di categoria e autorità pubbliche. L’esigenza nasce dall’osservazione che negli ultimi anni si sono moltiplicate forme di conclusione di contratti relativi al settore turistico che sfuggono ormai in buona parte alle previsioni della vigente Direttiva, risalente al 1990.

In particolare, si è andato affermando il c.d. “dynamic packaging“, ovvero la creazione di pacchetti turistici in modo autonomo da parte del consumatore su alcuni siti web (es. Expedia, Opodo) che offrono determinate combinazioni di elementi costitutivi del pacchetto, modificabili da parte del contraente, oltre all’acquisto combinato su diversi siti web collegati sul piano commerciale.

Ricordiamo che il pacchetto turistico, in base alla vigente normativa (v. art. 84 D.Lgs. 206/2005), è tale se ha ad oggetto i , le vacanze ed i circuiti tutto compreso, risultanti dalla prefissata combinazione di almeno due degli elementi di seguito indicati, venduti od offerti in vendita ad un prezzo forfetario, e di durata superiore alle ventiquattro ore ovvero comprendente almeno una notte:
a) trasporto; b) alloggio; c) servizi turistici non accessori al trasporto o all’alloggi
o.

Sei sono i settori che verranno presi in considerazione nel processo di revisione:

1) Nuove forme contrattuali per l’acquisto dei pacchetti turistici

2) Disciplina delle informazioni (non più reperite solo su cataloghi e brochure ma in maniera prevalente su portali e siti web)

3) Responsabilità per i disservizi (le differenze tra vettore, tour operator, agenti di viaggio sono sempre più indistinte)

4) Disciplina delle modifiche contrattuali

5) Disciplina delle insolvenze finanziarie dei vari operatori e venditori dei pacchetti

6) Riconoscibilità dei prodotti turistici coperti dalla disciplina comunitaria.

Di grande interesse per i consumatori appare in particolare il punto 5, in cui si prende in considerazione non solo l’insolvenza finanziaria del tour operator o delle agenzie di viaggio, ma anche delle compagnie aerea, compreso il caso di volo acquistato direttamente dal consumatore al di fuori di un pacchetto turistico. Esigenza ampiamente sentita alla luce dei recenti fallimenti di vettori (oltre 70 a partire dal 2000) che grandi disagi hanno creato e potrebbero creare in futuro in assenza di chiare disposizioni, autorità di settore, fondi di garanzia.

Ai seguenti link è possibile trovare:

– I moduli per partecipare alla consultazione pubblica

– Il comunicato stampa sul lancio della consultazione

– L’intervento del Commissario Kuneva alla conferenza stampa

– Un documento informativo con cifre, statistiche e maggiori dettagli

Tratto da ecc-net.it