L’incontro delle Associazioni dei Consumatori con sui disservizi che hanno colpito la clientela dal 1 giugno ad oggi, anche se interlocutorio, ha visto importanti passi avanti. Poste si è dichiarata disponibile ad avviare una fase di conciliazione decentrandola presso le Commissioni regionali con domande presentate presso le Associazioni dei Consumatori, gli uffici postali e attraverso e-mail.

Apprezzando la disponibilità di Poste – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – abbiamo chiesto:

– che siano riconosciuti i danni documentati dalla clientela e che venga riconosciuto il disagio subito particolarmente dalle categorie più deboli, pensionati, portatori di handicap, ecc.

– che, a differenza delle conciliazioni già in essere, siano eliminati i tetti economici e le scadenze

– che le conciliazioni riguardino ritardi e mancati pagamenti relativi a bollette, fatture, contravvenzioni, rate di finanziamento, tasse e tributi, presentazione domande per Gare e Bandi

– che non si aumentino almeno per 1 anno i costi postali a carico dei consumatori

– che si superi il tetto max di 600 euro quale risarcimento ai consumatori che chiederanno la conciliazione paritetica

Adiconsum – prosegue Giordano – ha chiesto anche di conoscere i risultati delle verifiche ispettive proposte dal Ministro Romani, l’eventuale multa da un milione e mezzo teoricamente comminabile alle Poste che dovrà ritornare a beneficio dei consumatori e non scomparire nei meandri della fiscalità generale, l’eventuale intervento della nuova agenzia di controllo.

Adiconsum – conclude Giordano – pur ritenendo proficuo l’incontro, rinvia qualsiasi valutazione dell’impianto complessivo delle conciliazioni che sarà discusso fin dal 17 giugno prossimo. Adiconsum invita i consumatori a diffidare delle modulistiche già presenti online perché false, in quanto la loro definizione sarà concordata dalle Associazioni Consumatori insieme a Poste Italiane nel suddetto incontro.