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Quando il cotone non è fresco sulla pelle. La Camera di Commercio sequestra lenzuola di poliestere vendute per 100% della nobile fibra, grazie alla segnalazione Adiconsum Verona

Il fresco della biancheria di sulla pelle è un piacere d’estate, ma può capitare che il cotone 100% indicato in etichetta sia poliestere. E’ successo a , al , dove una signora ha acquistato un set di lenzuola singolo con federa e, una volta tornata a casa, si è accorta che l’acquisto rispondeva ben poco alle aspettative.

Il caso, segnalato dalla signora all’associazione dei consumatori Adiconsum Verona, è stato girato all’Ufficio Metrologia Legale – Vigilanza Prodotti della Camera di Commercio di Verona che si occupa della verifica del rispetto delle norme di conformità dei . Dopo il prelievo di un campione e le analisi di laboratorio, la conferma del fiuto della signora è arrivata: il set, sulla cui etichetta era scritto 100% cotone, in realtà è risultato composto per circa il 65% da poliestere e solo per il restante 35% da cotone.

Tutela del mercato

Le prestazioni di un prodotto, a volte la sua sicurezza – spiega Riccardo Borghero, vicesegretario generale della Camera di Commercio di cambiano notevolmente a seconda della composizione per cui è fondamentale che quanto dichiarato dal produttore in etichetta corrisponda al vero. Così come i prodotti a marchio CE debbono rispettare determinati standard. La Camera di Commercio, nell’ambito dei propri compiti di regolazione del mercato e tutela delle imprese e dei consumatori, svolge anche un’attività di informazione e vigilanza sugli obblighi imposti dalle norme per la commercializzazione dei prodotti immessi sul mercato. Nel 2014 sono stati controllati, cioè prelevati e inviati al laboratorio per i necessari test di verifica, 174 prodotti tra apparecchiature elettriche, e abbigliamento, calzature e giocattoli. Il 24% di essi sono risultati non conformi a quanto dichiarato in etichetta”.

Nel 2014, i controlli della Camera di Commercio hanno portato alla confisca e/o distruzione di 520 prodotti (anche a seguito di verifiche avviate nell’anno precedente) e all’emissione di 24 sanzioni.

Il caso in questione dimostra che è importante prestare attenzione all’etichettatura dei prodotti – spiega Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona – e procedere con verifiche se la merce non soddisfa o non ha i requisiti richiesti al momento dell’acquisto. L’attività di controllo sul territorio, come quella esercitata dall’ufficio preposto della Camera di Commercio, è fondamentale ed è importante che venga mantenuta se non incrementata. Al riguardo come Adiconsum Verona esprimiamo preoccupazione per i tagli ai bilanci camerali che hanno ricadute negative anche per le attività di controllo e vigilanza prodotti. Questa vicenda dimostra anche che chi non lavora correttamente può essere scoperto, tuttavia siamo certi trattarsi della minoranza dei commercianti. Invitiamo, quindi, i consumatori a vigilare e a comunicarci eventuali anomalie dei prodotti a beneficio di tutti“.

Così come ha fatto la signora che si è rivolta ad Adiconsum Verona, grazie alla quale ora le lenzuola ancora in vendita sul banco del mercato di San Bonifacio, per un totale di 10 confezioni, sono state sequestrate dagli ispettori della Camera di Commercio di Verona, nel corso di una verifica svolta assieme alla Polizia Locale del Comune di San Bonifacio. Non essendo conformi, infatti, non sono vendibili.

Ora la Camera di Commercio trasmetterà tutta la documentazione alla competente Direzione del Ministero dello Sviluppo Economico cui spetta l’eventuale decisione di ritiro e/o richiamo dal mercato delle lenzuola. In questi casi infatti, l’ordine viene emesso dal Ministero e rivolto direttamente al produttore/importatore, che deve provvedere all’esecuzione su base nazionale.