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Quanto costa la mancata efficienza energetica? Leggi l’approfondimento di Consumers’Forum

Il mancato utilizzo razionale ed efficiente dell’ costa, in Europa, ben 100 miliardi euro l’anno, colpa anche di un patrimonio edilizio “sprecone” e di un incremento dell’efficienza energetica insufficiente. Eppure puntando sullo sviluppo, al 2020, di misure di efficienza energetica a livello europeo si potrebbero guadagnare 300 miliardi di euro l’anno e creare 20 milioni di posti di lavoro. Secondo uno studio della Commissione Europea, nel 2012 in seguito all’aumento del costo dell’energia e proprio a causa della scarsa efficienza energetica, l’11% della popolazione europea non era in grado di mantenere la propria casa ad una temperatura di comfort: la mancanza di interventi per incrementare l’efficienza energetica e l’utilizzo razionale dell’energia comporterà per la collettività un costo aggiuntivo al 2020 pari a 100 miliardi euro l’anno.

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Il patrimonio edilizio in cui vivono gli europei è infatti generalmente inefficiente, con un 35% degli edifici che hanno più di 50 anni e un tasso di ristrutturazioni annuo molto basso, che determina un incremento dell’efficienza energetica poco oltre l’1,4% annuo (dati Commissione Europea). L’Europa corre ai ripari e cerca soluzioni: “Trust Epc South”, “Remourban” e “R2 Cities” sono ad esempio tre progetti targati Ue in tema di efficienza energetica.

“Le potenzialità di recupero energetico sono enormi: nel solo settore residenziale in Italia, ammontano a 12 miliardi di euro l’anno da qui al 2020. A livello comunitario, secondo stime al 2030 della Commissione Europea, ogni punto percentuale di risparmio energetico derivante da misure di efficienza farebbe scendere il prezzo del gas dello 0,4% e quello della benzina dello 0,1% con una riduzione delle importazioni di gas del 2,6%”, spiega Giovanni Tordi, amministratore delegato Officinæ Verdi. Officinæ Verdi è l’energy efficiency group nato dalla joint venture tra UniCredit e Wwf, che nei tre progetti Ue opera come advisor in tema di sostenibilità economico-finanziaria, per un volume di finanziamenti complessivo di circa 39 milioni di euro.

Il progetto “Trust Epc South” nasce per sostenere il processo creditizio; “Remourban” per il rinnovamento urbano; “R2 Cities” punta a ridurre i consumi energetici nell’edilizia residenziale pubblica.

Trust Epc South coinvolge 9 partner. Finanziato dall’Unione Europea con 2 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon 2020 vuole supportare lo sviluppo delle aziende che operano nel settore dei servizi energetici. Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Croazia e Grecia i Paesi scelti come target perché il livello di efficienza energetica del loro settore terziario è scarso e necessita miglioramenti strutturali.

Remourban, con un budget di 22 milioni di euro, sostiene processi di rinnovamento urbano all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale. La sperimentazione di soluzioni innovative (energetiche, dell’Itc e della mobilità) coinvolgerà i cittadini. La riduzione dei consumi sarà raggiunta attraverso interventi di riqualificazione energetica e servizi di energy management avanzato. Valladolid (Spagna), Tepebasi/Eskisehir (Turchia) e Nottingham (Gran Bretagna) sono le città coinvolte nel progetto. La replicabilità delle soluzioni avverrà a Seraing (Belgio) e Miskolc (Ungheria).

Al suo secondo anno di attività, R2 Cities coinvolge 15 partner di 6 differenti nazionalità, con un budget da 15 milioni di euro. Obiettivo, una riduzione del 60% dei consumi di energia attraverso interventi di efficienza energetica in tre quartieri di edilizia residenziale pubblica di tre città (Genova, Valladolid e Kartal), che possano poi essere replicabili.

Tratto da consumersforum.it