Che il sistema dei sia un colabrodo  è un dato incontestabile. I c.d. saldi di “fine stagione” sono una “bufala” per coloro che non sono affezionati clienti e che non ricevono il messaggino o la mail sulla vendita anticipata sui veri capi di stagione”

Adiconsum  ritiene che di questo dato di fatto le Associazioni delle aziende commerciali – dovrebbero prendere atto: la normativa dei saldi viene costantemente aggirata e pertanto va liberalizzata e regolamentata in una logica di confronto con le Associazioni dei ”.

Oggigiorno il mercato dell’abbigliamento è caratterizzato dalle seguenti realtà:

1) commercio on-line, con sconti anche del 70-80%; 2) outlet, con offerta di prodotti anche griffati e di qualità a costi fortemente contenuti tutto l’anno; 3) promozioni, liquidazioni, e sconti vari da parte dei commercianti in difficoltà per la minore disponibilità economica delle famiglie. Adiconsum chiede a Confcommercio e Confesercenti l’apertura di un Tavolo concertativo che affronti il tema di una reale liberalizzazione fondata sulla qualità dei prodotti e dei servizi, sull’assistenza alla clientela, su un codice etico capace di tutelare i consumatori e le aziende sane del settore.

Adiconsum, riconoscendo la correttezza della maggioranza dei commercianti veronesi, ricorda ai consumatori il Vademecum sui saldi. Si tratta di utili consigli validi tutto l’anno. Infatti la vendita durante i periodi dei saldi non si differenzia dagli altri periodi se non nella prezzatura della merce:

1. Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;

2. È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;

3. Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;

4. Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;

5. È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;

6. Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;

7. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;

8. Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);

9. È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;

10. Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum.