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Telecom diventa Tim, prorogato il termine per la disdetta: si può recedere entro il 30 giugno

Telecom dal primo maggio diventa Tim. Attenzione alle novità in bolletta. Questo il titolo dell’articolo con il quale annunciavamo il cambio societario che riguarda la compagnia telefonica italiana.  Come abbiamo avuto occasione di ribadire cambiano le tariffe e la frequenza di fatturazione che passa da bimestrale a mensile. In questo frangente consigliamo ai consumatori di prestare attenzione. Non necessariamente si risparmierà, molto dipende dall’uso che si fa del telefono.  Perciò conviene scegliere valutando le proprie abitudini d’uso del telefono.

La comunicazione delle variazioni tariffarie è arrivata via bolletta a tutti i clienti nel mese scorso. Tale modalità è stata però criticata dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. L’Authority ritiene che non ci sia stata  “trasparente informazione” per agevolare il diritto di scelta dei clienti del servizio universale. Per tale motivo, Telecom ha esteso la possibilità di recedere senza costi entro il 30 giugno (il termine precedente era la fine di maggio).

Telecom, prorogato al 30 giugno il termine per recedere

Ha destato l’attenzione del Garante la decisione di Telecom di proporre agli utenti più vecchi (quelli del cosiddetto Servizio Universale, ovvero che non hanno mai attivato servizi supplementari oltre al canone e che pagano a consumo), il piano “Tutto Voce” (da 29 euro al mese tutto incluso), obbligandoli di fatto a pagare 10 euro in più al mese.

A fronte della diffida del Garante Telecom ha fatto parziale marcia indietro. Ha esteso per tutti i clienti che non accettano le variazioni contrattuali la possibilità di recedere senza costi (e quindi di cambiare operatore) fino al 30 giugno 2015. Inoltre chi è utente del Servizio Universale – cioè tutti coloro che hanno mai attivato servizi supplementari oltre al canone) e non vuole cambiare operatore, ma ritiene troppo costosa la tariffa “Tutto Voce”, ha tempo entro il 31 ottobre 2015 per richiedere il passaggio gratuito all’offerta “Voce”, quella a 19 euro al mese con chiamate a consumo (continuando in pratica con lo stesso costo del vecchio canone). Verrà garantito il passaggio con effetto retroattivo a decorrere dal 1° maggio 2015.

In molti ci chiedono: sono tariffe convenienti o si rischia di pagare più di prima?  In alcuni casi si può risparmiare – ad esempio con “Tutto Voce” si può risparmiare circa 6 euro al mese se si fanno più di due telefonate al giorno e si sta più di cinque minuti al telefono  – ma non è così se il telefono fisso viene usato molto poco e se non si sfruttano le chiamate illimitate. In tali casi il rischio è che si paghi di più. In questo caso meglio l’attivazione della tariffa più economica che è “Voce”, con un costo fisso mensile di 19 euro, con un costo al minuto di 10 cent per le chiamate verso mobile e verso fisso, senza scatto alla risposta e tariffazione a scatti di 60 secondi. Per le chiamate verso fisso è previsto uno sconto del 50% sul costo al minuto oltre le 3 ore mese di conversazione. Per attivare la tariffa “Voce” bisogna fare esplicita richiesta.