Apprendiamo da alcuni organi di stampa che, nel corso della conversione in legge del Decreto “Cura Italia”, sono state approvate, in sede di discussione al Senato, delle modifiche gravemente lesive dei diritti dei consumatori-viaggiatori.

In particolare, infatti, in caso di rinuncia al viaggio su disposizione delle Autorità a seguito dell’emergenza , il testo in conversione fa venire meno la libertà del consumatore di opporsi all’emissione del voucher e questo anche in caso di cancellazione del viaggio/soggiorno da parte dell’organizzatore, stravolgendo i diritti dei viaggiatori indicati nel Codice del Turismo. Al consumatore verrà corrisposto solo il voucher e mai più il rimborso, contravvenendo addirittura alle norme europee.

Ma il fatto ancor più grave riguarda l’introduzione dell’emissione obbligatoria dei voucher non solo per i viaggi prenotati entro il 3 maggio, ma anche per le prenotazioni già effettuate o da effettuare fino al 30 settembre 2020.

Quanto scritto nel testo di conversione, se confermato – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – non tiene minimamente conto delle difficoltĂ  che, a seguito dell’emergenza coronavirus, che ormai si sta tramutando sempre piĂą in emergenza economica,  le famiglie stanno incontrando e ancor piĂą incontreranno nei prossimi mesi, quando i lavoratori posti in cassa integrazione o quelli che a causa della sospensione o della chiusura delle attivitĂ  perderanno il lavoro, non solo non potranno concedersi una vacanza, ma perderanno anche i soldi dei biglietti e delle prenotazioni precedentemente effettuate.

Non ci stiamo a veder sfumare e cancellare con un colpo di spugna i diritti dei consumatori-viaggiatori, frutto di anni di battaglie – prosegue De Masi – Se il testo del decreto dovesse essere approvato in via definitiva senza le modifiche che come Adiconsum proponiamo, il Governo  si assumerĂ  una grave responsabilitĂ  anche per via dei notevoli contenziosi che sicuramente si verificheranno.

Pur non essendo mai stati contrari al voucher e comprendendo le necessitĂ  economiche delle imprese del comparto del turismo – continua De Masi – non si può far pagare il conto dell’emergenza Coronavirus solo ai consumatori-cittadini.

Abbiamo giĂ  informato i Sottosegretari, on. Alessia Morani e on. Lorenza Bonaccorsi, alle quali abbiamo chiesto di intervenire urgentemente per salvaguardare i diritti dei viaggiatori e alle quali abbiamo sottoposto le seguenti nostre proposte:

1. la proroga della validitĂ  dei voucher per ulteriori 12 mesi in caso di non utilizzo;
2. il rimborso in contanti, allo scadere del voucher, in caso di impossibilitĂ  di utilizzo;
3. la possibilitĂ  di un utilizzo frazionato del voucher in singoli servizi turistici;
4. l’istituzione di un Fondo di garanzia per i voucher emessi per i contratti di trasporto e delle prenotazioni alberghiere, in caso di fallimento delle compagnie aeree o delle strutture ricettive, come previsto per i pacchetti turistici.