Nel 2010 i crediti da recuperare per rate e bollette non pagate ammontano a quasi 31 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto al 2009 (quando si era registrato un vero boom di crediti da recuperare, pari a oltre 29 miliardi di euro rispetto ai 19,5 miliardi del 2008). I crediti effettivamente recuperati nel 2010 sono stati di poco più di 8 miliardi di euro, e la percentuale di importi recuperati dal 2007 al 2010 è in flessione. In totale, nel 2010 sono state lavorate oltre 31 milioni di pratiche, con un aumento del 14% rispetto all’anno precedente, e ne sono state recuperate il 53,3%. Le proiezioni al 2011, basate sui primi tre mesi dell’anno, parlano di oltre 33 mila pratiche che saranno affidate quest’anno, con un ulteriore aumento del 6%. Sono i numeri resi noti oggi dal primo Rapporto annuale sui servizi per la tutela del credito, realizzato da Unirec (l’Unione nazionale delle imprese a tutela del credito) in collaborazione con il Sole 24 Ore e Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

In ballo, ci sono bollette e rate da pagare alle quali le famiglie hanno difficoltà a far fronte. Fra le pratiche del 2010, il 55,9% riguarda utilities e telecomunicazioni, seguite al 38,3% dal settore bancario e finanziario (credito al consumo, revolving, mutui). Secondo Unirec, però, c’è stata la capacità di “gestire un maggior numero di pratiche senza peraltro portare a un aumento del livello di contenzioso in modo sensibile. In altre parole – si legge nel Rapporto – all’aumentare del gestire non vi è stato un parallelo aumentare dei procedimenti o delle segnalazioni per la violazione del codice deontologico associativo o di altre norme da parte dei consumatori per le attività degli addetti o delle aziende iscritte”.

I dati sono stati presentati a Roma nel corso di un convegno che ha visto la presenza di Unirec e di Adiconsum, che insieme hanno creato l’Ebitec, Ente bilaterale nazionale per la tutela del credito (link esterno helpconsumatori.it). Il presidente Unirec Antonio Persici ha sottolineato la necessità di una nuova legge per il settore – presto sarà infatti presentata una proposta di legge a firma Ebitec – mentre il segretario generale vicario Adiconsum Pietro Giordano ha sottolineato l’importanza della “logica di concertazione e dialogo” seguita con il settore, la positività della nascita dell’Ebitec e il fatto che “la maggiore professionalità di addetti e aziende può portare a realizzare servizi anche ai consumatori”.

Fabio Picciolini, segretario nazionale Adiconsum, spiega il significato dei dati Unirec visti dalla parte dei consumatori. “L’indebitamento delle famiglie è aumentato e non aumentando i redditi è difficile riuscire a pagare i finanziamenti. L’attività di recupero del credito di conseguenza nel 2010 è aumentato. E questo significa una situazione complessiva di crisi del sistema-Italia. Si parla di bollette e credito. E purtroppo stanno aumentando gli utenti che non riescono a pagare luce, gas, telefono: c’è un problema di reddito delle famiglie, di consumi delle famiglie, di poter far fronte – senza demagogia – alla famosa quarta settimana del mese pagando tutti i normali impegni economici di una famiglia”.

Ebitec ha quasi un anno di vita e prevede il lancio di un Fondo di solidarietà per tutelare il diritto di credito, con particolare riguardo alle difficoltà finanziarie del debitore, in un’ottica mutualistica.

Commenta Picciolini: “Il bilancio è più che positivo: ormai Ebitec è una realtà affermata, più di un terzo di società associate a Unirec si è associata a noi e ne arriva una ogni giorno. L’importante è riuscire a confrontarsi con l’altra parte: tutti noi che rappresentiamo aziende, consumatori, imprese, dobbiamo avere la capacità di confrontarci per cercare soluzioni più alte. La stessa circolare, che finalmente è stata fatta dal Ministero dell’Interno per migliorare l’attività del recupero crediti, dimostra che questo è possibile (link esterno su helpconsumatori.it). Presenteremo una proposta di legge come Ebitec perché questo comparto, normato con legge del 1931, faccia passi avanti. Sul fondo di solidarietà previsto in Ebitec – aggiunge Picciolini – stiamo lavorando, la nostra volontà è di consentire a tutte le persone che vogliono pagare i propri debiti e onorare gli impegni assunti, ma che hanno una situazione contingente difficile, di riuscire a recuperare i fondi necessari a condizioni di mercato valide, per poter poi rimborsare il prestito preso, garantito dal fondo che stiamo creando. Siamo convinti che con Ebitec stiamo facendo un servizio sociale. Ed è un primo passo che possiamo estendere ad altri settori”.

di Sabrina Bergamini

La riproduzione di questo contenuto è autorizzata esclusivamente includendo il link di riferimento alla fonte Help Consumatori

Tratto da helpconsumatori.it