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Associazione Difesa Consumatori APS
I controlli del Fisco potranno contare d’ora in poi anche sul telefonometro: il numero di utenze registrate (fissi e mobili anche di privati cittadini) sarà un altro tassello per ricostruire il tenore di vita del contribuente e consentire al fisco di individuare chi dichiara molto meno di quanto effettivamente spende.
Tutto il credito della telefonia finirà nel cervellone dell’Anagrafe tributaria e servirà a ricostruire il tenore di vita del contribuente, consentendo all’Agenzia delle Entrate di individuare chi dichiara meno di quanto spende.
Gli operatori di telefonia dovranno comunicare non solo i contratti con la clientela business (imprese e professionisti), ma anche quelli con i privati. Inoltre, insieme ai dati relativi alle utenze domestiche, dovranno trasmettere al Fisco anche le informazioni sui più diffusi cellulari e smartphone.
Il termine per l’invio dei dati 2011 è previsto per il prossimo autunno, mentre a partire dal 2012 la scadenza è anticipata al 30 aprile.
Adiconsum ritiene che debba essere l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, organismo garante sia delle aziende che dei consumatori e a fornire le linee guida alle quali dovranno attenersi le compagnie telefoniche nell’inviare i dati richiesti.