Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
Hai subito un incidente stradale e l’assicurazione ti propone un risarcimento al 50%? Non accettare al primo tentativo! Adiconsum Verona è al tuo fianco per tutelare i tuoi diritti e ottenere il giusto risarcimento.
Una storia di successo.La nostra socia, Anna C., si è trovata coinvolta in un incidente stradale causato da un TIR che l’ha tamponata lateralmente. Nonostante le prove evidenti, come le foto dell’incidente e le riprese di una telecamera, l’assicurazione del camionista ha cercato di addossare parte della responsabilità alla nostra socia, proponendo un risarcimento ridotto del 50%.
Grazie all’intervento di Adiconsum Verona, abbiamo contestato questa proposta ingiusta, presentando alla compagnia assicurativa le prove raccolte e sottolineando come la presunzione di colpa di entrambi i conducenti (art. 2054 c.c.) possa essere superata in presenza di elementi probatori che dimostrino la responsabilità esclusiva dell’altro conducente.
Dopo lunghe trattative, siamo riusciti a far riconoscere il diritto di Anna a un risarcimento pieno per i danni subiti all’autovettura, ottenendo un risarcimento di 2600 euro.
Cosa fare in caso di incidente stradale?
Ricorda: non accontentarti mai della prima proposta dell’assicurazione. Con l’aiuto di Adiconsum Verona puoi far valere i tuoi diritti e ottenere il risarcimento che ti spetta.
A partire da fine novembre 2023 molti consumatori ci segnalavano di aver ricevuto nuovi verbali di importo da euro 291 a oltre 300 euro cadauno, per non avere provveduto – nelle contravvenzioni in cui era prevista una decurtazione di punti – a comunicare al Comando di Polizia Locale di Torri del Benaco i dati personali dell’effettivo conducente.
…leggi tutto l’articolo »Un cittadino veronese si è rivolto ad Adiconsum Verona nel marzo 2024 dopo aver ricevuto una bolletta esorbitante di 14.485 euro dal suo precedente fornitore di luce e gas (Switch luce e gas).
Sconvolto dall’importo spropositato, il cittadino ha chiesto aiuto all’associazione per fare chiarezza sulla situazione. I consulenti di Adiconsum Verona, verificando la fattura, hanno constatato che le letture del contatore non erano state aggiornate da oltre due anni, facendo emergere un’incongruenza evidente.
L’associazione ha quindi inviato una PEC al fornitore contestando l’importo fatturato, ma inizialmente non ha ricevuto alcuna risposta. Di fronte al silenzio del gestore, Adiconsum Verona ha inoltrato ulteriori PEC di sollecito, segnalando la vicenda anche all’Autorità per l’energia elettrica e il gas (ARERA).
Finalmente, il 12 giugno 2024, la società energetica ha risposto con una PEC ufficiale, ammettendo l’errore e annullando la bolletta incriminata.
“È sconcertante che un’azienda possa commettere un errore di tale gravità, addebitando un importo così esorbitante a un cliente senza alcun fondamento”, dichiara il presidente di Adiconsum Verona. “In questo caso, la tempestiva azione del nostro cittadino e il supporto dell’associazione sono stati determinanti per ottenere giustizia. L’episodio evidenzia la necessità di una maggiore tutela dei consumatori da parte delle aziende energetiche, soprattutto in un momento di forte tensione sui prezzi dell’energia”.
Adiconsum Verona resta a disposizione dei cittadini per supportarli in caso di controversie con le aziende fornitrici di luce e gas, offrendo assistenza e consulenza per la tutela dei loro diritti.
L’associazione invita inoltre tutti i consumatori a prestare attenzione alle bollette ricevute, verificando attentamente i consumi fatturati e contestando eventuali importi anomali.
Verona, 14 giugno 2024 – Il Giudice di Pace ha condannato la ditta 3M Evolution s.r.l. al rimborso dei 1.500 euro versati da un socio Adiconsum per lo studio di fattibilità della riqualificazione energetica della casa. Il contratto era stato risolto per inadempimento della ditta che non aveva provveduto a svolgere l’incarico ricevuto.
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Adiconsum annuncia l’avvio di un’importante iniziativa volta a garantire la tutela della privacy dei cittadini colpiti dal recente data breach di Synlab Italia, che ha visto mettere a segno l’esfiltrazione di dati sensibili e di natura sanitaria da parte di criminali informatici. L’organizzazione cybercriminale “Black Basta”, responsabile dell’attacco informatico, ha pubblicato in aree del dark web, informazioni sottratte illecitamente a SYNLAB, compresi documenti e dati personali.