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Associazione Difesa Consumatori APS
L’Antitrust ha sanzionato le ditte Zuegg ed Hero a causa dell’ingannevolezza delle pubblicità e delle etichette delle confetture di frutta da esse prodotte.
Nel provvedimento n. 23726, in particolare, si contesta alla Zuegg l’utilizzo delle espressioni “Senza zuccheri aggiunti” – apposta sulle etichette del prodotto – e “Senza zucchero” – utilizzata per la promozione dello stesso sul sito web come pure attraverso campagne stampa –, che inducono il consumatore a considerare le marmellate a più basso contenuto calorico.
Come spiega infatti l’Antitrust nel testo del citato provvedimento, il diritto alimentare UE consente l’impiego della dicitura “Senza zucchero” esclusivamente quando il tenore di zuccheri non sia superiore a 0,5 g per 100 g di prodotto, mentre le confetture Zuegg in questione contengono dai 33 ai 38 g di zuccheri per 100 grammi di prodotto. Per quanto riguarda la frase “Senza zuccheri aggiunti” è contestata la diseguaglianza dei caratteri: notevolmente più grandi quelli delle parole “Senza zuccheri”, più piccoli quelli della parola “aggiunti”. Alla Zuegg è stata pertanto comminata una sanzione di 10.000 Euro ed è stato concesso un termine di 90 giorni per l’adeguamento dell’etichetta.
Alla Hero, invece, nel provvedimento n. 23727 si contestano le modalità di utilizzo, per una linea di confetture a ridotto contenuto calorico, dell’indicazione nutrizionale “Senza zucchero aggiunto” e della dicitura “Diet” apposte sull’etichetta dei vasetti, sulle capsule di chiusura degli stessi, nonché utilizzate nel sito web e nelle campagne stampa.
Anche qui, nel caso della dicitura “Senza zucchero aggiunto” l’irregolarità riscontrata consiste nella diseguaglianza dei caratteri: più grandi per le parole “Senza zucchero” e considerevolmente più piccoli per la parola “aggiunto”.
In merito al termine “Diet”, l’Antitrust osserva che può essere impiegato soltanto per prodotti destinati a un’alimentazione particolare, soggetti a specifiche procedure di autorizzazione, e che quindi la Hero deve eliminarlo dalle proprie etichette e pubblicità. In conclusione, dunque, alla Hero è stata comminata una sanzione di 200.000 Euro e sono stati concessi 90 giorni per l’adeguamento delle etichette.