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Associazione Difesa Consumatori APS
Il Codice della Strada prevede l’obbligo per i passeggeri delle vetture di utilizzare le cinture di sicurezza durante la marcia del veicolo, senza distinguo tra la seduta anteriore o posteriore del veicolo.
Risulta, tuttavia, che gli occupanti dei posti anteriori sono più ligi rispetto a e chi occupa i posti posteriori, che quasi sempre viaggiano senza allacciare le cinture.
È bene ricordare che chi non osserva la disposizione è punito con una sanzione pecuniaria amministrativa compresa tra € 76 ed € 306.
Tale comportamento è spesso dettato dal fatto che l’occupante del sedile posteriore ritiene, a torto, che l’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza sia facoltativo.
A ciò si aggiunga che spesso l’occupante posteriore ha l’errata percezione che in caso d’incidente è maggiormente protetto rispetto agli occupanti anteriori del veicolo.
Un’indagine del Sistema “Ulisse” dell’Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato che la seduta posteriore è altrettanto pericolosa, in caso di sinistro, di quella anteriore. Inoltre, un analisi di Autostrade per l’Italia, ha rilevato che nei casi di incidente tra autoveicoli, oltre il 20% delle morti è causato da passeggeri che vengono sbalzati fuori dall’abitacolo ed in molti casi si tratta proprio di quelli dei sedili posteriori che non avevano le cinture allacciate. In caso di urto a 80 km/h, per esempio, una persona che pesa 65 kg non assicurata al sedile viene proiettata in avanti con una forza di oltre tre tonnellate.