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Associazione Difesa Consumatori APS
Equitalia ha messo a disposizione presso i propri sportelli e pubblicato sul proprio sito internet (www.gruppoequitalia.it) il modulo con il quale è possibile aderire alla definizione agevolata prevista dal Decreto Legge 193/2016. La procedura consente di non pagare più le sanzioni e gli interessi di mora, con un risparmio stimabile fino al 50% del dovuto.
Per aderire è necessario compilare il modulo (la cui sigla è DA1) entro e non oltre il 23 gennaio 2017 e consegnarlo agli sportelli Equitalia oppure inviarlo via posta elettronica certificata, unitamente alla copia del documento di riconoscimento. Come previsto dal Decreto è possibile scegliere se pagare in unica soluzione oppure rateizzare l’importo per un numero massimo di quattro rate. In tal caso verranno applicati gli interessi di legge pari al 4,5% annuo. L’ultima rata dovrà, in ogni caso, essere pagata inderogabilmente entro il 15 marzo 2018. Se anche una sola delle rate non verrà pagata o verrà pagata in ritardo si decade dal beneficio.
A chi aderisce Equitalia comunicherà entro il 24 aprile 2017 la somma dovuta inviando i relativi bollettini di pagamento. Il contribuente può scegliere, compilando gli appositi campi del modulo, di pagare tramite domiciliazione bancaria.
Può aderire alla procedura anche chi ha già in corso un piano di rateizzazione. In tale caso è necessario continuare a pagare le rate in scadenza fino al 31 dicembre 2016.
Chi vuole rottamare le cartelle deve indicare nel modulo le proprie generalità, il codice fiscale e l’elenco dei carichi di cui chiede la definizione agevolata. Vi rientrano tutti i carichi affidati ad Equitalia ovvero le cartelle, gli avvisi di accertamento esecutivo dell’Agenzia delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli e gli avvisi di addebito dell’Inps affidati al Gruppo Equitalia dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Sarà possibile la rottamazione solo se le cartelle non sono oggetto di giudizi pendenti o, in caso contrario, se si rinuncia al contenzioso. Per le multe stradali, per cui non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge, si deve trattare di contravvenzioni la cui riscossione è affidata ad Equitalia e non ad altri enti.
Poiché per aderire alla procedura c’è tempo fino al 23 gennaio prossimo, consigliamo di aspettare. Il Decreto deve essere convertito dal Parlamento e nel corso dell’esame parlamentare potrebbero essere apportate importanti modifiche. In Commissione alla Camera sono stati presentati ben 1043 emendamenti con oggetto l’ampliamento della possibilità di rateizzare, la cancellazione dell’aggio, l’estensione anche alle cartelle dell’anno 2016 e alle società diverse da Equitalia cui si rivolgono ben 2500 comuni.
Scarica il modulo DA1-DICHIARAZIONE-DEFINIZIONE-AGEVOLATA (.pdf) (versione del 4 novembre 2016)
Per maggiori info gruppoequitalia.it