In occasione del convegno “: rivoluzione in corso”, Adiconsum e Assocontact hanno presentato il nuovo “Codice procedurale in materia di telemarketing e tutela del trattamento dei dati personali dei clienti” con l’intento di indicare in maniera compiuta e organica le attività condotte e di disciplinare il settore, tutelando il diritto dei consumatori a non essere disturbati e il lavoro dei dipendenti dei call center.

Purtroppo, in mancanza dei decreti attuativi sul Registro delle opposizioni previsti dalla legge, continua ad imperversare un telemarketing scorretto e selvaggio che nuoce sia ai consumatori che gli operatori seri.

Ecco perché, come Adiconsum, chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, di intervenire al più presto pubblicando i decreti attuativi. Senza di essi, infatti, le nuove disposizioni contenute nella legge n. 5 del 2018, sono inefficaci.

La legge, in vigore dal 4 febbraio 2018, prevede, infatti, l’estensione dell’iscrizione al Registro delle Opposizioni a tutte le utenze telefoniche, fisse e mobili, indipendentemente dalla presenza del numero telefonico in elenchi pubblici. Inoltre, al fine di rendere effettiva la tutela degli utenti, con l’iscrizione al Registro intende revocati tutti i consensi precedentemente espressi, con qualsiasi forma o mezzo e a qualsiasi soggetto, precludendo altresì l’uso delle numerazioni telefoniche cedute a terzi dal titolare del trattamento sulla base dei consensi precedentemente rilasciati. Sono tuttavia fatti salvi i consensi prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni, aventi ad oggetto la fornitura di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca.

Al momento, però, a distanza di ben 10 mesi, le nuove disposizioni non sono ancora operative, perché manca il decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, contenente le modifiche alle disposizioni regolamentari vigenti sulle modalità di iscrizione e funzionamento del Registro delle Opposizioni.

Nel frattempo l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha individuato i prefissi che permettono al consumatore di individuare in maniera univoca le chiamate finalizzate ad attività statistiche (prefisso 0843) e quelle finalizzate a ricerche di mercato/pubblicità/vendita/ comunicazione commerciale (prefisso 0844).

Ad avviso di Adiconsum l’individuazione del prefisso unico 0844 non tutela i consumatori dall’annoso problema delle telefonate moleste o telemarketing selvaggio che dir si voglia. Infatti, a parte il fatto che il prefisso 0844 ricorda da vicino il prefisso della provincia di Campobasso e di Isernia, generando quindi confusione, la legge 5/2018 dà facoltà agli operatori di attività di call center non di richiedere l’assegnazione dei prefissi indicati, ma di presentare l’identità della linea a  cui  possono  essere  contattati, che quindi può essere un prefisso con uno “0” se si sceglie un numero fisso o un “3” nel caso si scelga il numero di un telefono mobile, rendendo quindi in questo caso impossibile per il consumatore riconoscere subito la natura della telefonata che sta ricevendo e decidere quindi se rispondere o no, vanificando quindi il suo diritto a non essere oggetto di telemarketing aggressivo e scorretto.

Il prefisso unico può quindi essere raggirato facilmente.

A fronte delle sue enunciate criticità, Adiconsum chiede, pertanto, l’intervento urgente del MINISTRO dello Sviluppo Economico, Luigi DI MAIO, a tutela dei consumatori e del settore.