Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
A partire dal 1° ottobre l’Autorità di regolazione Energia Reti e Ambiente (Arera) ha stabilito un aumento per quanto riguarda i costi dell’energia elettrica e del gas. In particolare si parla di un incremento del 15,6% per l’energia e dell’11,4% per il gas naturale. Un aumento della spesa energetica che andrà a gravare non poco sia sulle famiglie che sulle imprese italiane, soprattutto in questo periodo di crisi post-covid. Ne abbiamo parlato ai microfoni di Radio Adige Tv con Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona.
«È una spesa che inciderà parecchio: circa un quarto del budget famigliare viene speso per il rifornimento energetico, luce e gas soprattutto. – ha spiegato Cecchinato – Ricordiamo che siamo all’inizio dell’anno termico, quindi accenderemo i termosifoni e, come ogni anno, l’Autorità ha adeguato le tariffe nazionali al costo delle materie prime e quindi è una spesa considerevole questa che si aspettano le famiglie italiane. C’è anche da dire che il prezzo era calato in maniera considerevole durante l’estate e il mercato tutelato è un mercato che, alla lunga, prevede un certo risparmio. Se guardiamo l’aumento in dettaglio si tratta di un’incidenza per le imprese e per le famiglie piuttosto significativa».
Adiconsum ha anche richiesto una riforma energetica per abbattere i costi delle bollette: «C’è un vizio genetico nelle nostre bollette, perchè paghiamo in bolletta l’energia elettrica la metà del costo totale della fattura che ci arriva perchè ci sono molti altri costi: tasse, oneri, costi di dispacciamento e trasporto che sono costi ineludibili. – ha detto Cecchinato – Ma soprattutto per quanto riguardale tasse, noi paghiamo l’Iva sugli oneri e sulle accise, quindi paghiamo una doppia tassa. Il ragionamento del presidente De Masi è stato quello di rivedere e riformulare il prezzo delle bollette eliminando questa doppia tassa per permettere un prezzo dell’energia più economico e più competitivo per le imprese. Ricordiamo che uno degli ingranaggi che girano a rilento e che creano poca competizione al mercato imprenditoriale italiano è proprio il costo dell’energia elettrica e delle tasse. Ci sono degli sconti, ma una riforma sarebbe auspicabile. Noi, peraltro, paghiamo in bolletta dei costi che con la bolletta c’entrano gran poco, come gli incentivi al trasporto ferroviario, incentivi per le fonti rinnovabili, la dismissione delle centrali nucleari e tutti questi costi dovrebbero essere tolti dalla bollette per abbassare i prezzi dell’energia elettrica e del gas».
Sui consigli per risparmiare e non subire la batosta del rincaro delle bollette: «Bisogna fare una distinzione tra chi è nel mercato tutelato e chi nel mercato libero. Nel mercato libero bisogna guarda bene il contratto sottoscritto e capire quali sono le ipotesi di rateizzazione o altre forme di beneficio che possono essere concesse a chi si trova in difficoltà. Nel mercato tutelato invece la normativa è prevista per legge e quindi è un diritto del consumatore ottenere una rateizzazione soprattutto se si sono ricevute in passato bollette in acconto. – ha suggerito Cecchinato – In ogni caso il consiglio che diamo è quello di chiedere la rateizzazione prima della scadenza della bolletta e fare una verifica dell’economicità della propria fornitura: ci sono sistemi che possono aiutare a trovare il fornitore più competitivo (tra cui “trovaofferte”). Ma l’economicità non deve essere l’unico parametro: dobbiamo vedere di scegliere quali sono i fornitori più prossimi a noi e quelli che hanno anche dei protocolli di conciliazione con le associazioni dei consumatori in modo da risolvere eventuali controversie che, quando si verificano, sono un disagio non da poco per il consumatore».
Grande attenzione va prestata anche ai fornitori e alle truffe messe in atto, soprattutto nei confronti dei cittadini. Motivo per il quale Adiconsum ha stilato un “decalogo antitruffa“: «Il settore dell’energia elettrica e del gas è quello più attenzionato da chi vuol far passare da un fornitore all’altro senza la consapevolezza del consumatore tramite telefonate civetta e sopralluoghi truffaldini e quindi bisogna sempre stare molto attenti a quello che viene proposto e affidarsi a fornitori di fiducia. Noi come associazione abbiamo anche promosso un gruppo di acquisto per fare tutte quelle verifiche ex-ante che dovrebbe fare il consumatore, ma che magari non ha tempo di fare, prima di scegliere il fornitore».
Intervista dell’8 ottobre 2020 pubblicata su daily.veronanetwrk.it