Passano gli anni, ma il Codice del Consumo continua a rimanere disatteso dai costruttori e dalle officine organizzate nella rete di vendita. Continuare a ignorare i diritti del consumatore – dichiara Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum – è il modo migliore per affondare nella crisi e scoraggiare la corretta manutenzione dei veicoli, danneggiando così tutto il Paese.

Il “Patto Chiaro Servizio” che accompagna l’accettazione dei veicoli nelle officine del gruppo Fiat viola quanto stabilito dal Codice del Consumo in tema di sulla riparazione. La voce 7 del Patto Chiaro Servizio, infatti, recita testualmente: “Le riparazioni effettuate con ricambi originali o con ricambi originali condizionati sono garantite per un periodo di 12 mesi dalla data di riconsegna della vettura, senza limiti di percorrenza. La decade se l’anomalia viene denunciata entro 8 gg. dal suo manifestarsi”.

Tale clausola – prosegue Giordano – è nulla e priva di efficacia, perché limita i diritti del consumatore sanciti dal Codice del Consumo. L’accettazione del veicolo, infatti, formalizza un contratto d’opera: l’Officina è quindi tenuta a garantire la conformità dell’intero lavoro al contratto per 24 e non per 12 mesi, mentre il consumatore ha 60 gg. di tempo, e non 8, per denunciare il difetto.

Adiconsum invita, pertanto, i consumatori a contestare questa clausola già all’accettazione del veicolo, e a segnalare sia agli Sportelli territoriali Adiconsum (v. indirizzi su www.adiconsum.it) sia attraverso la mail dedicata (auto@adiconsum.it) ogni problema concernente l’applicazione di questa clausola da parte di un’officina del Gruppo per ricevere assistenza in caso di contenzioso.

Adiconsum sollecita altresì l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a sanzionare tali comportamenti perché costituiscono una pratica commerciale scorretta.

Adiconsum – conclude Giordano – ha chiesto da tempo un Tavolo con le parti per rilanciare il settore, rilancio che passa attraverso una corretta interpretazione e applicazione del Codice del Consumo.

Comunicato Stampa Adiconsum Nazionale