Due cittadini veronesi, grazie ad Adiconsum Verona, hanno dovuto intentare causa a Italiane, vincendola, per aver commesso un errore evidente. Aveva, infatti, consegnato, attraverso un dipendente, 1.350 euro di un nominativo a persona diversa dagli intestatari del libretto. Nonostante la responsabilità palese dell’Ente i due cittadini veronesi hanno dovuto procedere per vie legali.

Purtroppo con è sempre necessario rivolgersi alla per ottenere tutela per i cittadini – afferma l’avv. Silvia Caucchioli, legale di Adiconsum Verona – anche di fronte ad un palese diritto alla restituzione del denaro ai titolari del libretto . Il Giudice di Pace di Verona ha riconosciuto la responsabilità di Poste che, non avendo compiuto in modo diligente il proprio lavoro, ha operato con colpa grave. Poste avrebbe ben potuto, solo con il reclamo del cittadino agli sportelli, restituire la somma consegnata a persona non autorizzata. Non avendo così operato, si è vista condannare alla restituzione di 1.350 euro oltre interessi e spese legali“.

Cause come questa non dovrebbero neppure arrivare davanti a un Giudice – conclude Caucchioli – perché la colpa di Poste Italiane era pacifica. Si sarebbe evitato tempo e denaro. Consigliamo sempre ai consumatori di far valere i propri diritti e di non fermarsi davanti a una controparte più forte”.

Per leggere la sentenza:  Giurisprudenza, Giudice di Pace di Verona: Poste Italiane condannata per la liquidazione di un libretto nominativo a persona diversa dagli intestatari. (contenuto riservato ai soci).