L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso il procedimento istruttorio avviato nei confronti del professionista Dexcar Autovermietung UG, attivo nella settore del di autoveicoli, e degli altri professionisti incaricati alla promozione e diffusione del sistema di autonoleggio Dexcar, comminando per complessivi 455.000 euro.
La pratica sanzionata, ideata e posta in essere da Dexcar a partire dalla fine del 2014 con l’ausilio di altri professionisti, consisteva nella promozione e gestione di un sistema di autonoleggio attraverso il quale il consumatore, per ottenere l’autonoleggio gratuito di un’autovettura per 24 mesi tramite l’adesione al Programma Marketing Bonus , avrebbe dovuto versare una quota di ingresso variabile da 547 a 1.950 euro.
Secondo quanto previsto dal sistema, a seguito del versamento della suddetta quota, il consumatore veniva inserito in una “tabella” ove, per ottenere la consegna dell’autoveicolo e l’autonoleggio gratuito, avrebbe dovuto seguire una farraginosa modalità di progressione resa possibile dal reclutamento – effettuato anche mediante advisor – e ingresso nel sistema di molti altri consumatori, che appunto dovevano versare a loro volta la quota d’ingresso.
In tal modo, mentre venivano generati considerevoli ricavi per il professionista, il noleggio gratuito, cui ambivano i soggetti aderenti, risultava appannaggio di un numero irrisorio di consumatori (un auto ogni 128 adesioni) e comunque derivava in via principale dalle quote corrisposte da altri soggetti entranti. Anche gli ulteriori benefit promessi da Dexcar, quali ad esempio i buoni benzina, raggiungevano una minima parte degli aderenti al sistema (16 ogni 128 adesioni).
Il procedimento ha consentito di accertare la scorrettezza della pratica sia avuto riguardo alle modalità ingannevoli con le quali erano prospettate le caratteristiche, i termini e le condizioni del servizio proposto, sia in quanto il sistema integrava una vendita a carattere piramidale annoverata dal Codice del Consumo tra le pratiche commerciali in ogni caso ingannevoli.

Comunicato Stampa Agcm del 20 aprile 2017