Una compagnia aerea irlandese smarrisce il bagaglio, un consumatore prenota un albergo che si rivela una baracca. Quando i consumatori non riescono a risolvere questi reclami transfrontalieri in via amichevole, c’è ancora un tentativo che questi possono fare, senza doversi affidare obbligatoriamente ad un avvocato. Si tratta del procedimento europeo per le controversie di modesta entità istituito con il Reg. (CE) n. 861/2007 ed entrato in vigore in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea (con eccezione della Danimarca) il 1° gennaio 2009.

Spesso ci si riferisce a questo procedimento anche utilizzando il termine inglese, ovvero European Procedure (ESCP). Il meccanismo è stato ideato per migliorare e semplificare l’accesso alla giustizia da parte dei consumatori, consentire loro di far valere i propri diritti nelle cause transfrontaliere e di ottenere nel proprio Stato una sentenza direttamente applicabile in tutta l’UE.


Il procedimento è attivabile per tutte le controversie transfrontaliere che hanno un valore non superiore a 5.000 Euro (esclusi interessi, diritti e spese) e non è necessaria l’assistenza di un avvocato.
Il procedimento europeo per le controversie di modesta entità funziona in base a moduli standard e si svolge per iscritto, a meno che il tribunale non ritenga necessaria un’audizione durante un’udienza.
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