L’Osservatorio dei prodotti alimentari di Adiconsum, nella sua stima annuale settembre 2011-settembre 2012, ha rilevato che l’aumento di un ipotetico carrello della spesa settimanale di una famiglia di 4 persone (composto da: carni, prodotti ittici, verdure e ortaggi, frutta, altri prodotti) è stato del +4,42%. (Come ha rilevato l’Istat, anche l’Osservatorio prezzi di Adiconsum, ha rilevato un lieve ribasso nel bimestre luglio-settembre).

Le stime definitive elaborate dall’Istat sui prezzi al consumo del mese di agosto confermano le stime provvisorie che avevano registrato un ulteriore aumento sia su base mensile (+0,4%) che su base annuale (3,2%), ma l’ percepita dai consumatori è tutt’altra cosa.

Il peso delle componenti nel dettaglio è stato il seguente:

· prodotti ittici: +6,61%

· carni: +3,95%

· altri prodotti: +3,50%

· verdure e ortaggi: +3,79%

· frutta: +3,69%

Anche a Verona i prezzi dei generi alimentari (vedi tabella* sotto) sono aumentati considerevolmente nell’ultimo decennio (agosto 2012 rispetto all’agosto 2002).

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In particolare il pane è aumentato del 20,2%, la carne fresca bovino adulto tritata del 31,3%, il pollo fresco del 20,2 e il caffè espresso al bar del 22,2%. E’ vero che essendo l’inflazione nazionale (2012 rispetto al 2002) del 23,2% ciò significa che per esempio il pane costa il 3% in meno di 10 anni fa. E’ anche però vero che i salari non hanno avuto un pari aumento e le famiglie veronesi faticano ad arrivare a fine mese.

P.rappr.s 2002 2003 2012 aum/dim % aum/dim
Pane 2,82
3,39 0,57 20,2%
Pasta di semola di grano duro 1,24
1,52 0,28 22,6%
Carne fresca bovino adulto, I taglio 15,58
19,34 3,76 24,1%
Carne fresca bovino adulto, II taglio 9,20
11,70 2,50 27,2%
Carne fresca bovino adulto, tritata 9,05
11,88 2,83 31,3%
Carne fresca suina con osso 7,83
7,27 -0,56 -7,2%
Carne fresca suina senz’osso 8,96
9,50 0,54 6,0%
Petto di pollo no 9,68 10,32 0,64 6,6%
Pollo fresco 3,37
4,05 0,68 20,2%
Olio di oliva 3,87
4,14 0,27 7,0%
Zucchero 1,07
1,11 0,04 3,7%
Caffe’ espresso al bar 0,81
0,99 0,18 22,2%
Infl.Naz. 23,2%

Gli aumenti del carrello della spesa non sono altro che la diretta conseguenza dell’aumento dei carburanti. Il Governo tagli subito le accise anacronistiche e applichi la legge sulla regolazione su base annua degli spostamenti dei prezzi alla pompa a seguito delle quotazioni di mercato. Anche solo un abbattimento di circa 40 cent/litro comporterebbe un risparmio per le famiglie di 400 euro/anno ad auto.

Solo quest’anno le famiglie italiane hanno dovuto sopportare i seguenti aumenti:

• carburanti: +10,91% (da gennaio 2012 ad oggi)

• trasporti pubblici locali: +5%

• autostrade: +10%

• spesa alimentare: +5%

• farmaci da banco: dal 4 al 10%

• scuola: +3,2%

Per sollevare le famiglie e recuperare il circuito virtuoso (produzione di beni e servizi= occupazione=aumento potere d’acquisto=ripresa dei consumi) ecco le misure che il Governo Monti, ad avviso di Adiconsum, dovrebbe intraprendere:

1. un’accisa mobile;

2. detassazione diretta e indiretta a cominciare dai lavoratori dipendenti e dai pensionati;

3. lotta all’evasione fiscale;

4. tariffe sociali per i servizi pubblici locali.

Non ultimo, Adiconsum ritiene che per rilanciare i consumi e il Paese tutto, il Governo Monti debba passare alla Fase 2, quella dello sviluppo e degli investimenti soprattutto in infrastrutture.

*NOTA: i dati dei prezzi di Verona sono stati rilevati dall’Ufficio Statistica del Comune di Verona