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Per gentile concessione di cassazione.net mettiamo a disposizione dei nostri lettori il testo della sentenza, emessa il 21 febbraio c.a. dal Tribunale di Verona, circa l’accertamento a distanza della violazione del Codice della strada sulle corsie preferenziali.
Il pronunciamento solleva un’eccezione esiziale alla legittimità delle multe elevate dal Corpo di Polizia Municipale del Comune di Verona a chi transita sulle corsie preferenziali cittadine: l’accertamento a distanza è consentito solo per gli impianti di videoripresa che si trovino all’interno delle zone a traffico limitato.
Il dott. Massimo Vaccari, Giudice della Quarta Sezione Civile del Tribunale di Verona, rileva come occorra la contestazione dei vigili urbani per la validità del verbale di infrazione per invasione delle corsie preferenziali.
È necessaria infatti un’autorizzazione specifica per le telecamere che sono localizzate nelle corsie riservate su strade che non danno accesso a zone a traffico limitato. Il principio riguarda la corsia preferenziale di viale Piave in Verona ma è potenzialmente applicabile alle altre corsie istituite in città.
Con la citata sentenza viene accolto in appello un motivo di annullamento delle infrazioni respinto dal Giudice di Pace di Verona. Da qui scaturisce l’importanza del provvedimento che può dare speranza a chi è rimasto vittima delle c.d. “multe seriali”.
Leggi il testo della sentenza doc_sentenza_67856-1 (.pdf). Il testo della sentenza è stato reso disponibile per gentile concessione di cassazione.net.
Approfondimenti:
da larena.it del 6 marzo 2013, Telecamere, a rischio tutte le multe non in Ztl
da larena.it del 6 marzo 2013, «Molti si erano arresi ora si aprono spiragli»
da corriereveneto.it del 7 marzo 2013, «Preferenziali, ecco perché ho azzerato le multe seriali»