Al calo di richieste di verificazione periodica degli strumenti di misura pervenute (per effetto del graduale passaggio della competenza in capo ai laboratori privati accreditati) corrisponde un aumento delle attività di sorveglianza svolte nell’anno dalla Camera di Commercio.

La diminuzione (- 21%) delle verifiche periodiche eseguite è stata controbilanciata da un aumento (+ 83%) degli interventi di sorveglianza su strumenti metrici, delle verifiche su aziende che effettuano preconfezionamento di alimentari (+100%) e su centri tecnici che svolgono attività di montaggio, riparazione e controllo di tachigrafi digitali (+500%).

Si attesta al 7,8% (contro il 7,1% del 2013) la percentuale di strumenti risultati non conformi durante la verifica periodica. La non conformità, che consiste in scostamenti sia in difetto che in eccesso delle misurazioni effettuate dagli strumenti, si può verificare perché lo strumento, con il trascorrere del tempo, può perdere la corretta calibrazione e dev’essere pertanto verificato a intervalli regolari fissati dalla legge. Questi scostamenti sono risultati dovuti a problematiche e/o guasti tecnici non rilevabili dal proprietario con la normale diligenza e non hanno comportato pertanto l’accertamento di violazioni amministrative a carico degli interessati ma solo l’emissione di “ordini di aggiustamento” degli strumenti, che devono essere rimessi a norma, a cura del possessore, e poi riverificati da parte della .

Ammonta invece al 19% (contro il 21,5% del 2013) la percentuale di strumenti risultati non conformi durante le attività di sorveglianza, che sono svolte dalla Camera di Commercio a campione o su segnalazione di privati cittadini oppure in collaborazione con le forze dell’ordine. Anche in questo caso, comunque, gli scostamenti sono risultati dovuti, nella maggior parte dei casi, a problematiche e/o guasti tecnici non rilevabili dal proprietario con la normale diligenza, il che comporta solo l’emissione, da parte della Camera di Commercio, di un “ordine di aggiustamento” dello strumento. Solo in 7 casi (su 88 sopralluoghi) si è proceduto all’accertamento di una sanzione amministrativa e/o al sequestro degli strumenti.

Da segnalare, infine, l’attività di controllo svolta sugli oggetti in metallo prezioso. A parità di verifiche svolte rispetto al 2013, è stato controllato il 65% in meno di oggetti: ciò in quanto la maggior parte degli orafi appartenenti al campione soggetto alla verifica è risultato detenere, presso il laboratorio, pochi o addirittura nessun oggetto, a dimostrazione della perdurante crisi.

Consulta i risultati Relazione anno 2014 – Metrologia (.pdf)

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Tratto da www.vr.camcom.it