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Associazione Difesa Consumatori APS
In Europa Facebook avrebbe sospeso la condivisione dei dati con WhatsApp per finalità di marketing. La notizia, riportata in prima battuta dal Financial Times e poi dalla stampa nazionale, fa seguito alle pressioni che ci sono state da più istituzioni verso la nuova politica sulla privacy del social network, basata su uno scambio di dati e informazioni fatta anche per profilare gli utenti a scopi pubblicitari. La condivisione dei dati per scopi pubblicitari sarebbe dunque sospesa fino a ulteriori chiarimenti.
La decisione sarebbe legata alle pressioni delle autorità europee nei confronti della politica di privacy che era stata adottata alla fine dell’estate, quando era stato annunciato lo scambio dei dati fra il popolare servizio di chat e il social network. La modifica della politica della privacy annunciata da WhatsApp, che prevedeva la messa a disposizione di Facebook di alcune informazioni sugli account di singoli utenti anche per finalità di marketing, ha sollevato l’attenzione dei garanti privacy di tutta Europa. In Italia si sono mosse l’Autorità per la protezione dei dati personali e l’Antitrust.
Il Garante Privacy italiano a settembre ha avviato un’istruttoria in cui invita WhatsApp e Facebook a fornire tutte le informazioni per valutare la situazione. In particolare, il Garante vuole sapere nel dettaglio la tipologia di dati che WhatsApp intende mettere a disposizione di Facebook, le modalità per l’acquisizione del consenso da parte degli utenti alla comunicazione dei dati e le misure per garantire l’esercizio dei diritti sulla privacy. A questo ha fatto seguito, a ottobre, la mossa dell’Antitrust che ha avviato a sua volta una doppia istruttoria su WhatsApp per presunte violazioni del Codice del Consumo. L’Antitrust di fatto vuole accertare se gli utenti della popolare chat si siano sentiti costretti ad accettare le modifiche contrattuali e se alcune clausole non risultino vessatorie.
Tratto da helpconsumatori.it