Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
Sono circa 20.000 i consumatori coinvolti nella vicenda del fallimento della catena “Mercatone Uno” per un valore di 3,8 milioni di euro già versati per merce non consegnata.
Adiconsum chiede al Ministero dello Sviluppo Economico di convocare un Tavolo con la partecipazione delle Associazioni Consumatori e di attivarsi per l’istituzione di un Fondo di garanzia a tutela di quei consumatori che, a fronte del versamento di acconto o di saldo, non hanno ricevuto la merce.
Istruzioni di Adiconsum
· Pagamento con carta di credito e charge back
Adiconsum invita i consumatori che hanno pagato la merce con carta di credito ad attivarsi subito per recuperare quanto versato richiedendo l’attivazione della procedura “charge back”.
La richiesta va inoltrata alla società emittente la carta di credito. Il charge back viene concesso per legge in caso di frode o a discrezione della società emittente la carta di credito per inadempimento del commerciante. Quest’ultimo è il caso di Mercatone Uno, che non ha adempiuto alla consegna della merce.
Adiconsum consiglia, pertanto, i consumatori di contattare subito la società per accertare la possibilità di richiedere il charge back e per conoscere i tempi per la sua attivazione. Tale procedura può essere richiesta sia per i pagamenti fatti con carta di credito per la merce acquistata online che presso il punto vendita.
· Pagamento con finanziamento
I consumatori che hanno scelto di acquistare la merce a rate stipulando un contratto di finanziamento potranno chiedere alla finanziaria la risoluzione del contratto e la restituzione delle somme già versate per grave inadempimento del fornitore (Testo Unico bancario – D. lgs. 385/93).
· Insinuazione al passivo
Non appena saranno resi noti termini e condizioni, Adiconsum consiglia comunque i consumatori di richiedere l’insinuazione al passivo fallimentare, tenendo presente che i primi ad essere ristorati saranno i fornitori (creditori privilegiati), poi i lavoratori e per ultimi i consumatori, in qualità di creditori chirografari.