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Associazione Difesa Consumatori APS
“Dossier sulla morosità nei servizi idrici” è lo studio presentato lo scorso mese di settembre da Federutility (la federazione italiana che riunisce le aziende di servizi idrici ed energetici). La situazione descritta non è delle migliori: le casse dei gestori idrici sono in perdita di 3,8 miliardi di euro. Il 4,3% delle utenze in Italia non è in regola con il pagamento delle bollette. Ciò che sorprende sono i dati sulle tipologie di utente moroso. Tecnicamente si può parlare di morosità quando le bollette non pagate sono scadute da almeno due anni. I peggiori pagatori sono gli utenti di servizi all’ingrosso, le industrie e i distretti artigiani che raggiungono il 23,6%, quasi 1 su 4 non paga il servizio idrico. Seconde classificate sono le amministrazioni pubbliche: lo Stato, le Regioni e i Comuni. L’8% delle amministrazioni locali e il 6,5% di quelle centrali. Invece, gli utenti domestici rappresentano la percentuale minore di morosità, il 3,2%.
La bolletta dell’energia elettrica è più cara rispetto a quella dell’acqua, ma presenta un livello di morosità di molto inferiore. Una bolletta media dell’acqua è di 231 euro all’anno e 860 mila famiglie non pagano, mentre una bolletta media dell’energia elettrica è di 518 euro all’anno con una percentuale di morosità di (solo) l’1,2%, pari a 240 mila famiglie.
Di queste tematiche si è discusso al Festival dell’acqua, avvenuto a L’Aquila dal 6 all’11 ottobre.
Per approfondire: “Dossier sulla morosità nei servizi idrici” (.pdf)