applesQualità, tracciabilità, trasparenza e : questi i temi affrontati durante il primo Forum internazionale promosso da Coldiretti/Studio Ambrosetti il 26 maggio a Bruxelles, al quale ha partecipato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia. A pochi giorni dal no della Camera alle aranciate senza arance arrivano nuovi tranelli che minacciano la spesa degli italiani: dal vino senza uva al formaggio senza latte fino al biologico contaminato da organismi geneticamente modificati senza nessuna indicazione in etichetta.
E’ questo l’allarme lanciato nel corso del primo Forum internazionale promosso da Coldiretti/Studio Ambrosetti il 26 maggio scorso a Bruxelles, al quale ha partecipato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia.
Durante l’incontro sono stati svelati i nuovi tranelli, in arrivo nei supermercati, per consentire ai consumatori di scegliere, in modo consapevole, nella giungla di prodotti venduti con lo stesso nome ma con caratteristiche molto diverse. Prodotti che il ministro Luca Zaia non ha esitato a definire come “vere e proprie “schifezze”.
L’Unione europea deve difendere di più i prodotti tipici e di qualità“, ha affermato Zaia.”L’Italia è il baluardo dell’agricoltura vera e della sicurezza alimentare“, ha sottolineato Zaia, ricordando che lo scorso 20 febbraio è stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge che contiene norme sulla obbligatorietà dell’etichetta di origine per i prodotti alimentari.
Parole riprese anche dal presidente di Coldiretti, Sergio Marini, che ha insistito su “qualità, tracciabilità, trasparenza e maggiore informazione per i consumatori“.
L’ Italia ha conquistato la leadership europea nella qualità e nella sicurezza alimentare e ha il dovere di condurre in Europa una battaglia per la trasparenza e la verità sui prodotti che si portano in tavola, per aiutare i cittadini a fare scelte di acquisto consapevoli”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini.
E proprio in tale direzione, il ministro Luca Zaia ha inaugurato poco più di un anno fa la stagione della “tolleranza zero, per combattere, spiega il Ministro, ogni forma di frode alimentare, che minaccia la sicurezza dei cittadini consumatori e attenta al nostro patrimonio agroalimentare. Il mio impegno personale è stato fin dall’inizio quello di incrementare le operazioni di controllo, anche attraverso una maggiore sinergia tra le diverse forze dell’ordine.”
Da settembre dello scorso anno, infatti, sono state effettuate 27 maxi operazioni di sequestro di prodotti scaduti, in cattivo stato di conservazione o di cui nessuno sapeva l’origine né il contenuto. Sono stati fatti controlli anche nelle realtà più impensate, sequestrando, ad esempio, oltre 140 tonnellate di falsi pomodori San Marzano, oppure le 174 tonnellate di pesce spacciato per un prodotto della nostra acquacoltura e che invece proveniva dalla Cina. (Per maggiori informazioni leggere l’instant book).

Tratto da agricolturaitalianaonline.gov.it