I recenti emendamenti al Decreto Sostegni infliggono un duro colpo ai diritti dei consumatori, estendendo a due anni la validità dei emessi per i contratti di trasporto, soggiorno e pacchetti turistici cancellati a causa del COVID-19  e a ben tre anni quelli emessi a seguito dell’annullamento degli  spettacoli dal vivo. 

L’estensione ulteriore della validità dei voucher rappresenta un’eccessiva compressione dei diritti di coloro che, non potendo usufruire dei vari servizi acquistati, vedranno irrimediabilmente allontanarsi il momento dell’agognato ” dichiara Carlo de Masi, Presidente di Adiconsum.

Considerato che l’emergenza sanitaria è ancora in corso, è inoltre probabile che i voucher, soprattutto quelli emessi in relazione a pacchetti turistici che ammontano spesso a varie migliaia di euro, non saranno utilizzati , stante il persistere dell’incertezza sulle prenotazioni di vacanze nell’anno corrente” aggiunge Gunde Bauhofer, Direttrice del Centro Tutela Consumatori e Utenti.

Gli emendamenti approvati potrebbero comportare rilevanti conseguenze anche sul piano della conformità di questa nuova previsione legislativa  a quanto previsto dalla normativa europea.

Il 30 ottobre scorso la Commissione europea ha archiviato il procedimento di infrazione a carico dell’Italia, ritenendo evidentemente che la rimborsabilità dei voucher dopo la scadenza, se non utilizzati, potesse riparare il vulnus  creato dalla previsione nazionale emergenziale che, in luogo del rimborso monetario previsto dalla normativa UE, consentiva a compagnie di trasporto e tour operator di emettere un voucher” dichiara Maria Pisanò, Direttore del Centro Europeo Consumatori Italia.

È  importante segnalare che gli emendamenti non sembrerebbero modificare la rimborsabilità dei voucher emessi a seguito della cancellazione dei contratti di  trasporto a causa del COVID-19, prevista con il decorso dei primi dodici mesi, e ciò comporta una disparità di trattamento tra coloro che potranno richiedere il rimborso monetario dopo il primo anno dall’emissione del voucher e coloro che, avendo dovuto rinunciare ad un soggiorno o ad un viaggio “tutto compreso”, dovranno attendere ben due anni.

La stessa raccomandazione della Commissione di rendere i voucher “appetibili” è stata palesemente disattesa; la modifica legislativa, infatti, non ha previsto nessun valore aggiuntivo né condizioni speciali di utilizzo atte a compensarne l’estensione di durata, ma soltanto la previsione di una possibile cessione all’agenzia di viaggio, che non meglio chiarisce le condizioni o i termini dell’accettazione da parte di quest’ultima.

Adiconsum, il Centro Tutela Consumatori Utenti ed il Centro Europeo Consumatori Italia ritengono che la miglior  tutela dei consumatori in questo contesto possa essere garantita non attraverso  l’estensione dei voucher ma attraverso una politica di sostegno alle imprese e agli operatori del , volano per la ripresa economica e  occupazionale del nostro paese.

E’ impensabile che un settore di eccellenza come il turismo possa essere sostenuto dai voucher dei consumatori, già così gravemente colpiti dalla crisi pandemica. Le scriventi associazioni auspicano, pertanto, come già chiesto da tempo, un pronto intervento del Governo, in grado di risollevare un comparto così provato.