“Le Associazioni dei Consumatori hanno condiviso e appoggiato la norma di prossima emanazione che prevede il divieto per le banche di assumere contemporaneamente il ruolo di erogatrici dei , distributrici e beneficiarie delle polizze ad essi connesse, nel presupposto che gli istituti di credito si trovino in una situazione oggettiva di conflitto d’interesse”.

Questo è quanto si legge nel comunicato stampa Isvap pubblicato a conclusione dell’incontro tenutosi venerdì 18 novembre tra Isvap ed Associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori).

La questione relativa alla convenienza e trasparenza delle polizze assicurative emesse dalle banche a garanzie dei mutui erogati è in discussione dal 2008, data dalla quale l’Autorità iniziò a lamentare prezzi troppo alti, scarsa trasparenza e conflitto di interessi per questo genere di prodotti.

Fallito il tentativo di autoregolamentazione Abi-Ania ed annullato dal Tar del Lazio (sentenza n. 33032 del 27/10/2010) per vizio procedurale l’art. 52 del Regolamento 35 del 26 maggio 2010 (Regolamento concernente la disciplina degli obblighi di informazione e della pubblicità dei prodotti assicurativi, di cui al titolo XIII del D.Lgs. n. 209/2005), è ormai prossima la nuova iniziativa normativa da parte dell’Isvap.

In un’indagine datata aprile 2011, relativa al 2010, l’Istituto di Vigilanza ha accertato che il livello medio delle praticate dalle banche ai clienti raggiunge tuttora il 44% con punte fino all’80%, valori multipli rispetto a quanto il consumatore si trova a pagare per le stesse polizze quando sottoscritte al di fuori delle convenzioni assicurative stipulate dalle banche.

Tutte d’accordo pertanto, le associazioni dei consumatori intervenute venerdì scorso, nel dare pieno supporto alla futura normativa. Recita infatti il comunicato stampa: “L’ISVAP e le Associazioni dei Consumatori partecipanti all’incontro hanno convenuto che questi livelli provvisionali sono “abnormi” e “penalizzanti” per i consumatori e che pertanto è urgente mettere in atto tutte le misure necessarie a creare le condizioni per una loro significativa riduzione”.

Terminata la fase delle pubbliche consultazioni, la cui omissione aveva fallato la validità del citato art. 52 del Regolamento 35/2010, la nuova normativa non dovrebbe trovare nuovi ostacoli e, sottraendo una porzione di potere alle banche (si parla di 2 miliardi di euro annui), portare a compimento un importante passo nel campo della tutela del consumatore.

Per approfondimenti: Comunicato Stampa Isvap del 18 novembre 2011 (.pdf)

di Carlo Battistella

carlo.battistella@adiconsum.it