La bolletta elettrica aumenta del 3,9% e dalle dichiarazioni dell’AEEG, questa volta l’aumento non è dovuto all’aumento del barile ma al capitolo di spesa necessario a sostenere gli incentivi alle fonti rinnovabili, che incidono per il 3% dell’aumento previsto dal 1 aprile.

”Questo è solo l’inizio di ciò che i cittadini dovranno pagare se non si interviene su una rimodulazione degli incentivi” afferma Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum.

Secondo Adiconsum infatti, è necessario modificare gli articoli 27 e 28 del DL, nei quali si prevede di gravare sulle tariffe del gas per incentivare l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche.

Si abolisce così il meccanismo del 55%, che ha funzionato molto bene producendo importanti benefici per le famiglie (che risparmiano sulle ), per l’ambiente (quasi tutti interventi in ambito urbano), per le Imprese e per l’occupazione (sono migliaia le piccole imprese e gli artigiani coinvolti).

“E’ quindi inaccettabile sostituire un meccanismo facile e che ha dimostrato di funzionare, grazie anche all’attività dell’ENEA – continua il Segretario Adiconsum – con un altro basato su contratti di diritto privato”

Si vuole scaricare sulle bollette, uno dei pochi oneri rimasti nel bilancio dello Stato, a favore dell’efficienza energetica, e si rischia di distruggere uno dei pochi settori che produce davvero benefici risultati.

Gli aumenti della nostra bolletta sono ulteriormente aggravati da un aumento del 2% anche della bolletta del GAS.

Comunicato Stampa Adiconsum Nazionale

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