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Associazione Difesa Consumatori APS
Tra gli emendamenti previsti nel Nuovo Codice della Strada in corso di discussione alla Camera, c’è ne è uno che riguarda il termine della notifica delle multe e che interessa da vicino i possessori di veicoli. L’intenzione è quella di cambiare il limite da 150 a 60 giorni. Le multe non notificate ai cittadini entro il nuovo termine sarebbero quindi annullabili. Questo nuovo provvedimento rappresenta una buona notizia per i cittadini alle prese con la norme della strada, mira infatti a premiare l’efficienza delle amministrazioni comunali, che in caso di inadempienze faranno più fatica a rimpinguare le proprie casse.
Attraverso la notifica di una multa si porta una persona a conoscenza della sanzione cui è soggetto, essa è quindi una notizia qualificata. Per quel che riguarda le modalità con cui viene eseguita è utile aver presenti alcune informazioni generali.
Nel caso in cui il trasgressore venga colto sul fatto, ovviamente, la multa viene contestata immediatamente, tramite un verbale compilato sul posto; la notifica è quindi contestuale.
Sono però possibili svariati casi nei quali non è possibile eseguire sul posto la sanzione, e di conseguenza il verbale della violazione commessa deve essere fatto pervenire al trasgressore successivamente.
In situazioni come queste la notificazione deve essere fatta arrivare a chi ha commesso l’infrazione o al proprietario del automezzo, secondo la loro registrazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
L’inizio del conteggio dei giorni dei termini di validità del verbale ha inizio da quando l’amministrazione è in grado di provvedere all’identificazione dei soggetti coinvolti.
Da ciò consegue che il momento preciso da cui iniziare a contare gli attuali 150 o i 60 giorni previsti nel nuovo emendamento, non è identificabile precisamente ed è soggetto a variazioni per ogni caso.
Il luogo verso cui deve essere inviata la notifica è il domicilio o la residenza del soggetto interessati. Tali dati sono riscontrabili dalla patente di guida, dalla carta di circolazione, dal PRA o dall’anagrafe tributaria.
Il Comune si preoccupa di far pervenire la notifica nelle mani del soggetto sanzionato tramite messi comunali, corriere, postini o funzionari dell’organo accettatore,secondo le disposizioni previste dal codice di procedura civile.
Per quel che riguarda le spese di accertamento, certificazione e notificazione è utile sapere che sono a carico di chi deve effettuare il pagamento della disposizione amministrativa pecuniaria.