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Dal debutto del 730 precompilato l’Agenzia delle Entrate lancia un primo bilancio: sono oltre 206 mila i contribuenti che in 24 ore hanno visualizzato la propria dichiarazione dei redditi e più di un milione e 200 mila le risposte alle richieste di accesso da parte dei Caf. Tutto fila liscio? Non proprio. Secondo quanto scrive Italia Oggi, infatti, il modello precompilato è pieno di errori: sarà necessario integrarlo, e non solo per l’assenza, quest’anno, delle spese sanitarie. L’Agenzia delle Entrate risponde: “Dati erronei”.
L’Agenzia delle Entrate, che da tempo si è attivata per diffondere informazioni sul nuovo modello, all’indomani della novità scattata due giorni fa, ha diramato una nota in cui tenta un primo bilancio a poco più di 24 ore da quella che chiama “operazione precompilata”. Sono dunque più di venti milioni (nel dettaglio, 20.442.683) le dichiarazioni precompilate disponibili dal 15 aprile sul sito internet delle Entrate, sono 206.792mila i contribuenti che hanno già visualizzato il proprio 730, con oltre 257mila accessi, più di 1 milione e 200mila risposte alle richieste di accesso da parte dei Caf, 220mila visite e un milione e mezzo di pagine consultate sul sito di assistenza http://info730.agenziaentrate.gov.it. C’è inoltre una crescita esponenziale dei Pin richiesti per accedere ai servizi online dell’Agenzia: solo negli ultimi 4 mesi ne sono stati rilasciati oltre 900mila che, sommati a quelli già attivi, sfiorano quota 3 milioni.
Chi sono i contribuenti che possono accedere al 730 precompilato? Sono 18.007.622 contribuenti che nel 2014 avevano presentato il 730 e altri 2.435.061 che, pur avendo optato lo scorso anno per il modello Unico, sono in possesso dei requisiti per la nuova dichiarazione precompilata. Nelle prime 24 ore, dice l’Agenzia, sono stati oltre 206mila i contribuenti che hanno preso confidenza con il proprio 730 precompilato, in attesa di accettarlo o integrarlo a partire dal prossimo 1° maggio. Di questi, 79mila hanno avuto accesso alla dichiarazione precompilata utilizzando le credenziali dell’Inps. Spazio anche alla consultazione del 730 tramite i Caf e gli altri intermediari che, in un solo giorno, hanno inviato oltre un milione di richieste di accesso alle quali l’Agenzia “ha dato un riscontro nel 100% dei casi”.
Tutto bene? Non proprio, e non solo perché molti dovranno comunque integrare il modello per l’assenza delle spese sanitarie. Secondo quanto rivela Italia Oggi, infatti, un’ampia percentuale di dati sui mutui e sulle assicurazioni sono errati. Scrive Italia Oggi: “Il 60% dei dati sui mutui inseriti dall’Agenzia delle entrate nel 730 precompilato e il 57% dei dati sulle assicurazioni non sono corretti. E per i contribuenti sarà necessario provvedere alla correzione. Sono queste le proiezioni dei margini di errori che i tecnici dell’Agenzia delle entrate hanno fatto vedere durante le fasi di preparazione dell’operazione 730 online agli addetti ai lavori e che ItaliaOggi è in grado di riportare. Di più. Girano delle proiezioni sugli errori con delle forbici sulla correttezza dei dati che vanno, nelle ipotesi più ottimiste, al 20% delle dichiarazioni senza errore a uno meno roseo 8%”.
Il sistema informatico ha retto ma ci sarà il problema di integrare il modello con i dati mancanti o errati, scrive ancora Italia Oggi: “Insomma se da una parte bisogna dare atto che il sistema informatico ha retto l’urto di centinaia di migliaia di accessi, d’altra parte quelle che ieri sembravano segnalazioni di contribuenti sfortunati, assumono i contorni di un intoppo annunciato: sarà necessario rimettere mano alle dichiarazioni non soltanto perché mancano i dati relativi alle spese sanitarie o ad altre voci ma anche perché il dato che l’Agenzia delle entrate ha immesso è talmente grezzo e non lavorato da contenere in sé un’altissima percentuale di errore”.
Non sembra affatto la semplificazione che i contribuenti si aspettavano. E anche alla nostra testata stanno arrivando le prime segnalazioni, legate proprio all’assenza delle spese sanitarie e alla necessità di integrare il 730 precompilato.
Ma l’articolo di Italia Oggi non è passato inosservato, tanto che in giornata è arrivata una precisazione dell’Agenzia delle Entrate che parla di dati “erronei e fuorvianti”. Scrive in una nota l’Agenzia delle Entrate: “I dati riportati in un articolo di Italia Oggi dal titolo “Precompilato zeppo di errori” sono totalmente erronei e fuorvianti e non sono assolutamente riferibili all’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia per predisporre i modelli 730 precompilati ha effettuato un’attenta analisi delle informazioni pervenute dagli enti esterni, banche ed assicurazioni, filtrandole secondo criteri stringenti, basati anche sul confronto con quanto contenuto nelle dichiarazioni dell’anno precedente e sull’eventuale recupero delle detrazioni effettuato a seguito del controllo formale”. Si legge ancora: “Inoltre i dati trasmessi all’anagrafe tributaria nel 2015 hanno un maggior livello di precisione rispetto al passato, poiché il Decreto semplificazioni (Dlgs n.175/2014), che ha introdotto il 730 precompilato, ha previsto sanzioni specifiche a carico degli enti esterni per ogni comunicazione errata. Infine i provvedimenti dell’Agenzia del 16 dicembre scorso hanno rivisto i flussi telematici con cui gli enti inviano i dati alle Entrate e previsto regole più severe per migliorarne la qualità”.
Tratto da helpconsumatori.it