Dopo gli incontri informativi rivolti alla cittadinanza e i successivi ricorsi proposti con l’assistenza di Adiconsum , arrivano le prime sentenze positive del Giudice di Pace di . Sono circa 100 i verbali annullati e riguardano prevalentemente Stradone Scipione Maffei, Via XXIV Maggio e Corso Cavour.

I ricorrenti – afferma Davide Cecchinato, Presidente Adiconsum Verona – avevano ricevuto i verbali per avere percorso con motocicli e ciclomotori le corsie riservate ai mezzi pubblici. I cittadini che si sono rivolti ad Adiconsum si sono visti annullare tutti i verbali oggetto di ricorso. Il Giudice di Pace di Verona – precisa Cecchinato – ha ritenuto che l’effetto rieducativo della sanzione fosse stato già assolto dal pagamento di numerosi verbali precedenti a quelli oggetto di ricorso, esonerando i ricorrenti dal pagamento dei verbali oggetto di ricorso”.

I cittadini che, invece, – spiega Cecchinato – hanno avviato subito l’opposizione alle sanzioni amministrative notificate loro in maniera massiva, senza alcun precedente pagamento, si sono visti accogliere il ricorso con l’annullamento di tutti i verbali, eccetto il primo, al quale però è stata applicata la sanzione amministrativa nel minimo edittale moltiplicato per tre, oltre alle spese accessorie di notifica”.

Secondo l’Avv. Matteo Ostengo di Adiconsum Verona: “Si tratta di una vittoria morale per i cittadini Veronesi subissati di multe seriali. Essi hanno dimostrato la loro perfetta buona fede pagando tutti i primi verbali notificati. Purtroppo, una volta avvedutisi del fatto che altri verbali continuavano ad arrivare – in quanto notificati tutti simultaneamente più di 2 mesi dopo la data dell’infrazione – si sono visti costretti a rivolgersi all’Associazione. Vi sono cittadini che si sono presentati in Associazione dopo avere pagato già più di 10 verbali. Per i successivi hanno invece opportunamente deciso di presentare ricorso”.

Secondo l’Avv. Manuela Pugliarello, di Adiconsum Verona: “L’annullamento di tutti i verbali, seppur ad eccezione del primo, è un buon risultato che ha permesso di riequilibrare le posizioni. Da un lato è stata assolta la funzione educativa della pena, dall’altro è stata scongiurata quella punitiva consentendo ai consumatori di evitare il carico economico che avrebbe comportato per gli stessi il pagamento integrale dei numerosissimi verbali notificati”.