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Associazione Difesa Consumatori APS
Mutui agevolati per i pensionati e i dipendenti pubblici, che possono chiedere all’Inps (presso cui è confluito l’Inpdap) un finanziamento agevolato a tasso sia fisso che variabile, con spread più bassi rispetto a quelli di mercato.
Dipendenti pubblici e pensionati possono accedere al mutuo per l’acquisto della prima casa con un tasso fisso al 3,75% e tassi variabili al 1,23% (con spread allo 0,9%), condizioni decisamente competitive rispetto a quelle offerte dal mercato (tasso fisso medio al 5% e variabile al 3,5%).
Un mutuo agevolato concesso dall’Inps, quindi, costa oggi circa 200 punti base in meno rispetto ad un mutuo concesso a condizioni normali ad un qualsiasi cittadino: in altri termini, per fare un esempio, su un mutuo di 150mila euro da rimborsare in 20 anni, il risparmio per pensionati e dipendenti pubblici è di circa 160 euro al mese (2mila euro all’anno).
Il mutuo Inps può essere erogato esclusivamente per l’acquisto della prima casa, con una durata variabile tra i 10 e i 30 anni, e per un importo massimo di 300mila euro, che può coprire fino al 100% del valore di perizia dell’immobile.
Possono accedere al mutuo a condizioni agevolate, in base al Regolamento Inps in vigore dal 1 ottobre 2011:
– i dipendenti pubblici in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
– i pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali da almeno 3 anni.
Inoltre, trattandosi di mutuo per l’acquisto della prima casa, lavoratori e pensionati (ed il loro nucleo familiare) non devono risultare proprietari di altra abitazione in tutto il territorio nazionale.
Per poter richiedere il mutuo agevolato bisogna presentare domanda all’Ufficio Provinciale o Territoriale Inps Gestione ex Inpdap competente, tramite apposito modello fornito dall’Istituto, corredata da tutta la documentazione richiesta, secondo tre scadenze: dal 1° al 10 gennaio, dal 1° al 10 maggio e dal 1° al 10 settembre di ogni anno.
Tutte le domande vengono accolte, a patto di rispettare i requisiti richiesti, fino ad esaurimento delle risorse disponibili (assegnate ogni quadrimestre alle Direzioni regionali): per il 2013, il budget stanziato è di 800 milioni di euro, suddivisi su base regionale.