Maggiore protezione per i turisti che acquistano su Internet i pacchetti vacanza, ovvero soluzioni combinate di : oggi i Ministri del Consiglio Competitività dell’ hanno raggiunto un accordo politico su nuove regole che estendono la tutela della direttiva sui tutto compreso (che risale al 1990) ai 120 milioni di che prenotano forme di viaggio combinato, ad esempio volo + albergo + noleggio auto su un sito web.

Ci sarà sempre una protezione sia che i servizi di viaggio siano pubblicizzati come pacchetti sia offerti a un prezzo totale o inclusivo. Ci saranno meno oneri amministrativi, transazioni transfrontaliere più facili e la certezza del diritto.

A breve più tutele per i viaggi on line

Ma a beneficio dei viaggiatori vengono introdotti anche altri diritti rafforzati:

– Informazioni più chiare: gli operatori devono fornire ai viaggiatori informazioni comprensibili sul pacchetto e sulla protezione di cui godono in base alle norme sui pacchetti vacanza, anche per quanto riguarda prezzi e i possibili costi aggiuntivi.

– Prezzi più equi e più prevedibili: se l’organizzatore del pacchetto intende aumentare il prezzo oltre l’8%, il viaggiatore ha diritto di cancellare gratuitamente la propria vacanza. Il commerciante è inoltre tenuto a trasmettere le riduzioni di prezzo al consumatore.

– Estensione del diritto di annullamento: annullamento gratuito prima della partenza, in caso di calamità naturali, guerre o altre situazioni gravi alla destinazione. I viaggiatori che usufruiscono di un pacchetto potranno inoltre annullare la loro vacanza, per qualsiasi motivo, pagando una penale ragionevole.

Chiara identificabilità della parte responsabile, che deve farsi carico del problema se qualcosa va storto. La responsabilità ricadrà sull’organizzatore del pacchetto in tutti gli Stati membri. Gli Stati membri potranno inoltre rendere responsabile il rivenditore.

– Responsabilità trasparente per errori di prenotazione: gli operatori saranno responsabili in modo chiaro per errori di prenotazione in relazione ai pacchetti e all’organizzazione del viaggio collegata.

– Chiarezza sui diritti essenziali dei consumatori: l’organizzatore è tenuto a assistere i viaggiatori in difficoltà, per esempio con le informazioni su servizi sanitari e assistenza consolare, e a contribuire a organizzare piani di viaggio alternativi. Ad esempio, i viaggiatori avranno il diritto di alloggio per tre notti, se il viaggio di ritorno non può essere effettuato nei tempi previsti in caso di disastro naturale.

Garanzie di rimborso e rimpatrio: se l’organizzatore del pacchetto fallisce, queste garanzie si estenderanno alle modalità di viaggio collegate. I facilitatori di tali modalità, come ad esempio le compagnie aeree, saranno obbligati a stipulare una protezione sull’insolvenza, garantendo rimborsi e rimpatrio in caso di fallimento.

Věra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha affermato: “Chi pianifica la propria vacanza non dovrebbe preoccuparsi di avere insufficiente tutela giuridica. Ecco perché le nuove norme UE copriranno presto oltre 120 milioni di turisti che prenotano on-line soluzioni combinate di viaggio, un vero adattamento delle norme comunitarie in materia di pacchetti di viaggio all’era digitale. I viaggiatori potranno sapere in modo chiaro cosa stanno comprando e quali sono i loro diritti, soprattutto se qualcosa va storto durante le loro vacanze. Queste nuove regole supportano anche l’industria delle vacanze, che potrà beneficiare di minori oneri amministrativi e della necessaria chiarezza giuridica”.

Le imprese potranno inoltre beneficiare di norme più moderne e minori oneri amministrativi, abbattendo i costi di conformità da 11 a 8 euro per pacchetto venduto.

Condizioni di parità: le stesse regole si applicano a tutte le imprese  che vendono prodotti di viaggio in concorrenza tra loro in tutta l’UE.

Transazioni transfrontaliere più facili: grazie a norme comuni in materia di obblighi di informazione, responsabilità e altri obblighi.

Mutuo riconoscimento della protezione per insolvenza: le aziende non dovranno più sottoscrivere 28 schemi di protezione di insolvenza, dal momento che i regimi di insolvenza verranno riconosciuti in tutta l’UE.

I viaggi d’affari organizzati da società di gestione dei viaggi d’affari non saranno più inclusi nelle norme: si evita così un eccesso di regolamentazione, garantendo nel contempo che piccole e micro-imprese che organizzano viaggi come i consumatori siano ugualmente protetti.

Obblighi di informazione aggiornati e non più fondati esclusivamente sui depliant di viaggio: il fatto che gli operatori non dovranno ristampare opuscoli si prevede farà risparmiare alle imprese 390 milioni di euro all’anno.

Ora la palla passa al Parlamento europeo che voterà in plenaria nel mese di giugno per confermare l’accordo tra le istituzioni UE. Il Consiglio dell’Unione europea darà la propria approvazione formale del testo concordato a settembre o ottobre. In seguito alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea in autunno, gli Stati membri avranno due anni per attuare le nuove regole e le imprese godranno di un ulteriore periodo di 6 mesi per adattarsi alle nuove regole.

Tratto da helpconsumatori.it