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Associazione Difesa Consumatori APS
L’Antitrust interviene per la tutela della salute pubblica ordinando la sospensione della vendita on-line di farmaci da parte di una società britannica.
La società in questione è la Hexpress Ltd, la quale, attraverso un insieme di siti internet di dominio italiano, costituisce un ponte con siti britannici che commercializzano farmaci soggetti alla prescrizione medica, in particolare quelli per le disfunzioni sessuali (Viagra, Cialis, etc.).
Attualmente, in Italia non è ammessa la vendita di farmaci attraverso il canale web. Secondo la legge, la vendita dei farmaci deve sempre avvenire attraverso l’intermediazione fisica di un farmacista e per alcuni tipi di farmaci, anche quella di un dottore. Inoltre, i farmaci venduti da questi siti web dispongono della confezione e del foglietto illustrativo redatti in lingua inglese. In contrasto quindi con gli obblighi di legge italiani che prevedono l’obbligo per ogni farmaco di presentare tali elementi nella lingua nazionale, comprensibili dalla popolazione.
I siti internet sono stati ritenuti ingannevoli, perché presentano la loro attività come lecita, e pericolosi in quanto permettono ai consumatori italiani di acquistare liberamente i farmaci senza disporre però della necessaria ricetta, esponendoli a rischi per la salute. Il provvedimento diffuso ieri, lunedì 7 ottobre, intima la Hexpress Ltd a sospendere entro 5 giorni dalla comunicazione l’attività di vendita dei farmaci soggetti a prescrizione medica diretti al territorio italiano. L’intervento è stato deciso a seguito di una segnalazione congiunta di Aifa e Nas, in collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico e su ulteriori segnalazioni di Federfarma, Federazione Ordine Farmacisti Italiani e Guardia di Finanza.
Il tema dei farmaci è centrale in queste settimane. Nello scorso mese di settembre, è stato pubblicato il “Rapporto OsMed 2012” a cura dell’Aifa – Associazione Italiana del Farmaco – dove sono stati presentati i dati sui consumi di farmaci e della spesa medica pubblica del 2012. La spesa farmaceutica si è attestata sui 25,5 miliardi di euro, in media 430 euro per ogni cittadino. Da segnalare è il dato relativo al consumo di antidepressivi. Negli ultimi otto anni si è registrato un aumento del 4,5% delle prescrizioni di farmaci per il sistema nervoso. La metà dei pazienti che hanno cominciato il trattamento hanno però sospeso le assunzioni prima del termine prescritto, rendendo così inutile la cura. Sergio Pecorelli, presidente di Aifa ritiene che i dati relativi agli antidepressivi siano un segnale della crisi economica: “non a caso l’aumento avviene di più fra i giovani, che non trovano lavoro, e gli anziani, che non riescono ad arrivare a fine mese”.
La stagione invernale è in arrivo, così come le tipiche malattie stagionali. Raffreddori e mal di gola sono molto frequenti in questo periodo. Possono essere fastidiosi, ma non sempre è necessario ricorrere all’uso di medicinali, perché come ricorda Luca Pani, direttore generale di Aifa: “Prendere gli antibiotici quando non servono, fa aumentare le resistenze e rende le medicine meno efficaci contro i batteri”.
Per approfondire: Rapporto OsMed 2012 (.pdf)