pendientesHo riunito il Tavolo in un momento di grande difficoltà per il settore: la situazione vede oggi i costi di produzione che sfiorano i 40 centesimi al litro, mentre i nostri allevatori vendono il a 27 centesimi al litro, che rappresenta il prezzo più basso degli ultimi 15 anni“. Questo il commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia al tavolo del latte che si è tenuto il 27 maggio al ministero delle Politiche agricole e ha visto la partecipazione delle associazioni nazionali di categoria, sindacali, della cooperazione, i rappresentanti di Agea e Ismea. Positivo il giudizio di Fai, Flai e Uila.

Abbiamo deciso di affrontare questa fase di crisi con la costruzione di un piano industriale del latte“. Questo il commento del Ministro che si è tenuto oggi [27.05.09] al Ministero e ha visto la partecipazione delle associazioni nazionali di categoria, sindacali, della cooperazione, i rappresentanti di Agea e Ismea.
La road map che porterà alla costruzione del piano industriale, spiega Zaia, si articolerà in un primo momento in una raccolta di tutte le istanze emerse oggi al tavolo e questo avverrà entro il 4 di giugno. La settimana successiva sarà messo in piedi un gruppo di lavoro ristretto per scrivere il piano industriale, che toccherà temi importanti come l’indicizzazione del prezzo, la programmazione della produzione, le misure da adottare a livello europeo, nazionale e regionale“.
Il problema del latte non è solo italiano, ma riguarda anche gli altri paesi europei. Il crollo dei prezzi è ricollegabile alla caduta delle esportazioni: -11% negli Stati Uniti e – 11,3% in Germania, continua il Ministro. Dalla diminuzione dei prezzi ne consegue la difficoltà di collocare la produzione nel mercato. Una situazione di crisi che nel nostro Paese mette in difficoltà 40000 stalle, che producono oltre 11 milioni di tonnellate di latte“.
Il latte è una produzione tipica del nostro Paese, che abbiamo il compito di difendere, conclude Zaia. Questo settore costituisce una risorsa fondamentale per la produzione dei nostri formaggi Dop, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, che rappresentano un biglietto da visita importante del Made in Italy nel mondo“.

E’ positivo il giudizio di Fai, Flai e Uila al termine del confronto della filiera lattiero-casearia. Il sindacato esprime “un giudizio positivo sulla decisione assunta di costruire insieme un “progetto latte“. Da tempo, Fai, Flai e Uila sostengono “la necessità di realizzare un patto di filiera tra produttori, trasformatori, distributori e lavoratori al fine di tutelare, valorizzare e rilanciare le produzioni ed il lavoro del settore nel nostro paese. Abbiamo, quindi, posto con forza l’esigenza di partire dall’analisi della catena del valore, di realizzare un codice di regolamentazione sulla formazione del prezzo, nonché di definire un sistema di regole trasparenti che renda efficace l’attività complessiva di filiera“. Infine, Fai, Flai e Uila hanno apprezzato la volontà del ministro Zaia di portare a termine, in tempi brevi, la definizione del progetto latte effettivamente condivisa da tutti gli attori della filiera.

Anche Fedagri si esprime positivamentea riguardo del piano industriale. Per quanto concerne le problematiche legate al prezzo, pur non essendo coinvolta direttamente, in quanto il prezzo del latte ai soci delle cooperative viene riconosciuto a costi-ricavi, Fedagri ritiene che occorra pervenire alla definizione del prezzo interprofessionale per il latte compravenduto, in maniera da conciliare l’esigenza della giusta remunerazione della materia prima con la competitività delle imprese sui prodotti trasformati.
Fedagri ha assicurato la sua partecipazione e il suo contributo per la definizione del piano industriale del settore proposto dal Ministro Zaia.

Tratto da agricolturaitalianaonline.gov.it